Happy e Unhappy in Caucaso

Il tormentone di Pharrell William sembra aver contagiato anche il Caucaso dove a ritmo funky si fa propaganda ai propri paesi.

Cosa viene in mente se si sente parlare di Nagorno Karabakh? Certamente l’annoso conflitto tra Armenia e Azerbaijan, lo stallo dei negoziati di pace, termini  come “conflitto congelato” e “stato de facto”… Dal giugno scorso la musica cambia o almeno così ci lascia intendere il video dal titolo “We are happy from Karabakh” realizzato con il supporto dell’americano Hayastan All Armenian Fund

Il video coinvolge una collezione di vivaci personaggi che sulle note della ormai famosa canzone Happy di Pharrell William danzano a ritmo funky e cercano di convincerci che il Karabakh non è un paese in conflitto ma uno stato in pieno sviluppo con una popolazione giovane e felice. 

 

Prima del Karabakh anche i due paesi belligeranti Armenia e Azerbajan hanno realizzato le loro versioni della hit di William. 

 

 

 

Da segnalare la versione “Happy&Unhappy Baku”  che  in contrasto  con le celebrità proposte nel video “Happy" di Baku, presenta alcuni dei 140 detenuti politici nelle carceri azere e intende denunciare il mancato rispetto per i diritti umani nel paese che in questi mesi è alla presidenza del Consiglio d’Europa.

 

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Brevi

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    27/08/2024, Redazione -

  • Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare. 

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