Governi

E’ stata convocata per oggi a Sarajevo la prima riunione del Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina.

Il nuovo governo del paese è guidato da Denis Zvizdić, del Partito di Azione Democratica (SDA), e si riunisce dopo sei mesi dalle elezioni di ottobre. La fiducia è arrivata con il voto della Camera dei Rappresentanti di martedì 31 marzo (26 voti favorevoli). Tutti i ministri provengono dai partiti della coalizione che comprende, oltre all’SDA, l’Unione Democratica Croata della Bosnia Erzegovina, l’Alleanza per il Cambiamento e il Fronte Democratico.

Il presidente del Consiglio Zvizdić ha dichiarato al portale informativo Klix che i primi compiti che attendono il governo sono “il lavoro sull’agenda di riforme socio economiche, la definizione del budget delle istituzioni, l’adempimento degli obblighi previsti dall’Accordo di Associazione e Stabilizzazione con l’UE e l’avvio del lavoro per definire un più efficace meccanismo di coordinamento [con Bruxelles].”

Oggi si tiene a Sarajevo anche la prima riunione del nuovo governo della Federacija BH, una delle due entità che compongono il paese. Anche in questo caso il premier, Fadil Novalić, appartiene all’SDA. La sua nomina è avvenuta il 31 marzo nel corso di una seduta straordinaria della Camera dei Rappresentanti del parlamento federale. Proprio il raggiungimento di un accordo a livello di entità ha permesso lo sblocco anche a livello centrale. La coalizione che guiderà la Federacija BH comprende gli stessi partiti che governano il paese, eccetto l’Alleanza per il Cambiamento.

Gli analisti osservano che, a livello di governo centrale, l’assenza dalla coalizione dell’SNSD, il partito di Milorad Dodik che guida l’altra entità del paese, la Republika Srpska, potrebbe determinare una certa instabilità. Dodik conserva infatti la maggioranza tra i rappresentanti serbi alla Camera dei Popoli della Bosnia Erzegovina e, in questo modo, mantiene una sorta di diritto di veto sul lavoro del governo del paese.

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