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Georgia: insegna ed impara
“Teach and Learn with Georgia” è il nome di un progetto sostenuto dal governo di Tbilisi grazie al quale giovani volontari insegnano la propria lingua madre nelle scuole georgiane. Vita in famiglia e tanto lavoro con i bambini. Ecco l’esperienza dei primi volontari italiani
Dall’inizio dello scorso anno scolastico un migliaio di ragazzi hanno partecipato al Teach and Learn with Georgia (TLG), un programma sostenuto dal governo georgiano grazie al quale giovani madrelingua inglesi, italiani e tedeschi sono invitati in Georgia ad insegnare la propria lingua nelle scuole.
Inizialmente dedicato solo alla lingua inglese, all’inizio del 2011 il programma è stato esteso anche alle lingue italiana e tedesca. A partire dal gennaio 2011 quindi sono arrivati i primi otto volontari italiani che per i sei mesi successivi hanno insegnato italiano in alcune scuole di Tbilisi, Rustavi, Batumi, Zugdidi e Telavi. Sono principalmente laureandi o neo-laureati, ma c’è anche chi si è preso una pausa di qualche mese dal lavoro per dedicare il proprio tempo all’insegnamento della lingua italiana a giovanissimi georgiani.
I “cugini” italiani
Raccontando la loro esperienza di questi mesi in Georgia, i volontari italiani sono rimasti colpiti dall’interesse e dalla particolare amicizia che i georgiani sentono verso i “cugini” italiani. “C’è un grande amore per l’Italia e tutti conoscono il festival di Sanremo” racconta sorridendo Laura, una delle volontarie italiane, “i georgiani si sentono culturalmente molto vicini agli italiani e mi dicono sempre che siamo simili a loro”.
Laura spiega che i volontari normalmente vivono in famiglia e contribuiscono alle spese con parte del rimborso spese che ricevono dal governo georgiano. Alla giovane insegnante italiana piace vivere con la sua famiglia georgiana, nonostante sia “molto protettiva” nei suoi confronti. “Ogni mese riceviamo dal governo georgiano un rimborso spese di 500 lari, meno di 250 euro, quindi non possiamo permetterci di vivere in un appartamento nostro, ma l’esperienza di vivere in famiglia è davvero molto bella. Dato che mi piace cucinare, ogni domenica spiego un piatto italiano alla mia ‘mamma’ georgiana. Le ho già insegnato a preparare la parmigiana, le lasagne ed il tiramisù. Se devo dire la verità, questo corso di cucina improvvisato è stata anche una necessità dato che i georgiani non sono certo esperti di cucina italiana… in molti mangiano la pizza con la maionese e la pasta molto scotta”.
Un’esperienza di insegnamento importante
Anche Michail, del Veneto, è contento di vivere in famiglia. Per lui l’opportunità di insegnare ai ragazzini georgiani è un’esperienza molto interessante da un punto di vista professionale. Michail, infatti, è abilitato all’insegnamento dell’italiano per stranieri e questa è la sua prima esperienza.
Il giovane volontario italiano spiega che uno dei principali problemi che ha incontrato in questi mesi è la mancanza di libri e materiale aggiornato per l’apprendimento dell’italiano. “I libri in uso sono edizioni molto vecchie ed i ragazzi trovano molte difficoltà ad imparare la nostra lingua con questi testi”, racconta Michail. “L’attuale sistema di insegnamento delle lingue in Georgia, inoltre, non aiuta certo a mantenere vivo l’interesse dei ragazzi durante lo studio. Si richiede agli studenti di imparare a memoria quasi tutto. Questo porta ad una limitazione della possibilità di ragionare liberamente… e alla noia!”
Da quando è arrivato ad oggi, però, Michail ha notato un leggero cambiamento e secondo lui “le primi classi stanno gradualmente cambiando metodo di apprendimento e si stanno avvicinando ad un sistema più vicino a quello diffuso in buona parte d’Europa. Gli studenti stanno migliorando e sono più entusiasti. Mi ritengo soddisfatto, quindi, degli obiettivi finora raggiunti”. Michail e Laura confermano che anche “i genitori dei ragazzi a cui abbiamo insegnato in questi mesi apprezzano molto la presenza di madrelingua italiani e sono sempre stati gentili nei nostri confronti”.
Michail ha trovato molto positiva l’esperienza di questo primo semestre trascorso ad insegnare in Georgia ed ha deciso di prolungare la sua permanenza anche per il prossimo anno scolastico. “Ho deciso di rimanere perché il mio lavoro è stato apprezzato dalla direttrice e dalla vice-direttrice della scuola in cui ho lavorato e mi hanno chiesto di tornare”, ha raccontato il giovane volontario. “Mi trovo molto bene in Georgia, ho molti amici stranieri. E poi per me questa è diventata anche una sfida personale: ora conosco scuola, alunni e sistema. Ho un progetto personale e credo di poter contribuire a migliorare l’insegnamento della lingua italiana nella scuola dove lavoro”.
A Zugdidi, incontro Annalisa, una ragazza di Trento che lo scorso semestre ha insegnato nella cittadina. Annalisa confessa che è un po’ stanca di stare in questo centro della Georgia nord-occidentale “perché la cittadina è molto piccola e al di fuori del lavoro non ci sono molte cose da fare. Il lavoro è un po’ frustrante, perché tengo un corso per una decina di studenti, ma vi sono alunni che vengono a lezione anche solo una volta al mese”. Della stessa opinione la sua collega Sara, giovane insegnante pugliese, che mi spiega che “i ragazzi non si impegnano molto perché qui l’italiano è una materia opzionale, insegnata nelle ore extra-scolastiche”.
Dal prossimo anno scolastico, però, la lingua italiana verrà offerta come lingua curricolare nelle scuole pubbliche georgiane. Lo scorso aprile, infatti, l’Ambasciata d’Italia a Tbilisi ed il ministero dell’Educazione georgiano hanno firmato un accordo di collaborazione che prevede l’introduzione dello studio della lingua italiana tra i programmi d’insegnamento nazionali. L’italiano sarà così disponibile, a scelta degli istituti scolastici e degli studenti georgiani, come seconda lingua (l’inglese è la prima lingua straniera obbligatoria in tutte le scuole) ed andrà ad aggiungersi a russo, tedesco e francese, già attualmente offerte come seconda lingua straniera.
Intanto i coordinatori del programma si ritengono molto soddisfatti dei risultati ottenuti e dal prossimo anno scolastico intendono ricevere 1.500 volontari ed inserire anche la lingua francese nell’offerta formativa.
Il programma Teach and Learn with Georgia continuerà il prossimo anno scolastico ed è possibile presentare le candidature sul sito dedicato al programma http://tlg.gov.ge.