Eurovision e Sanremo: quando la musica unisce

Tra Romania e Italia non ci sono solo rapporti economici. L’aspetto culturale e soprattutto musicale segna le buone relazioni tra i due Paesi. Dalla sfida all’Eurovision, dove l’Italia ritorna quest’anno dopo anni di assenza, alla presenza a Sanremo della cantante di origine romena Loredana []e, venticinquenne nata a Bucarest ma cresciuta ad Agrigento

16/02/2011, Daniela Mogavero -

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Loredana Errore - foto tratta dal sito ufficiale loredanaerroreofficial.it

Si dice che la musica unisca i popoli. Vero, soprattutto quando cittadini di nazioni diverse condividono elementi della propria storia e cultura, tradizioni e lingua. E nonostante la vicinanza tra Romania e Italia risalga, in termini storici, agli antichi romani, è negli ultimi 30 anni che la diaspora romena da una parte e gli investimenti italiani dall’altra hanno rafforzato le relazioni tra Roma e Bucarest, ma soprattutto tra romeni e italiani.

I “cugini”, però, potrebbero trovarsi ancora più uniti a maggio quando all’Eurovision 2011 (l’Eurofestival come si chiama in Italia la manifestazione paneuropea) l’Italia tornerà a gareggiare dopo 17 anni di assenza e la Romania potrebbe arrivare in finale: una sfida che nasconde dentro di sé una lunga storia e nuove prospettive transnazionali.

Il festival più amato

L’Eurovision, l’evento televisivo più seguito in tutto il mondo dopo i Mondiali di calcio e le grandi competizioni sportive, nasce nel 1955 prendendo a modello proprio il Festival di Sanremo. Nei Paesi dell’ex blocco sovietico sia la manifestazione italiana sia l’Eurovision (dopo il crollo del Muro di Berlino) hanno accompagnato le serate di molti cittadini. In particolare della Romania.

“Per noi l’Eurovision è un festival davvero importante, ci riuniamo a casa e seguiamo le selezioni e la finale, come voi fate in Italia per Sanremo – dice Elena, giovane giornalista romena che fa la spola tra Roma e Bucarest – non capisco proprio perché l’Italia snobbi questa manifestazione europea da tanti anni. Per noi è uno dei momenti più importanti dal punto di vista del panorama musicale. Seguiamo con interesse anche le selezioni interne e poi facciamo il tifo”.

Edizione 2010 di Eurovision

"Eurovision è popolarissimo in Romania, la gente diventa ‘pazza’ per questa kermesse. Qualche anno fa – spiega Maria, diplomatica di professione – la minoranza romena in Spagna votò in massa il concorrente romeno. Potrebbe succedere la stessa cosa quest’anno dall’Italia”. Secondo il meccanismo dell’Eurovision infatti, ciascun Paese non può votare per il proprio concorrente, ma come dimostrato dai tanti voti presi dalla Turchia da parte di Francia e Germania, l’immigrazione conta eccome.

Il televoto quest’anno potrebbe far cambiare gli equilibri nella possibile finale. La visione di Eurovision è momento di aggregazione e di convivialità che la grande comunità romena in Italia mantiene come tradizione. E proprio la diaspora romena sul territorio italiano, che secondo le stime oscilla tra 1,5 e 2 milioni, potrebbe fare la differenza nella sfida che si terrà a Duesseldorf tra il 10 e il 14 maggio, in occasione delle semifinali e della finale.

Loredana a Sanremo

Se questo non bastasse a tenere legati due Paesi, che anche economicamente hanno vincoli fortissimi, quest’anno si aggiunge un altro tassello, che non è sfuggito ai blogger di musica più incalliti: il fenomeno si chiama Loredana []e e terrà incollati allo schermo i romeni in Italia e qualcuno anche in Romania, durante Sanremo.

Venticinque anni, nata a Bucarest ma cresciuta ad Agrigento, questa stellina dei nuovi talent show (è arrivata seconda ad Amici di Maria De Filippi nel 2010) conta fan italiani e romeni e in molti, sicuri che farà buona figura anche al Festival di Sanremo, sperano che sia lei la selezionata italiana per l’Eurovision.

“Ha una voce meravigliosa e nelle sue vene scorre sangue romeno”, si legge su molti blog dove si raccontano diverse versioni della storia di Loredana: rimasta orfana in un incendio, maltrattata in orfanotrofio, accolta dalla famiglia agrigentina e finalmente felice e famosa. Ma lei, negando storie più o meno fantasiose sulla sua vita e su una cicatrice che la contraddistingue, ha precisato che la sua infanzia è stata “bellissima e il mio grande sogno resta quello di fare concerti anche in Romania, mio Paese d’origine”. “Se vincesse Loredana, vincerebbe la Romania”, dice Ioan, studente a Bucarest. “Non vediamo tanto Sanremo noi giovani, ma lo facevano i nostri genitori subito dopo la rivoluzione. Quest’anno potrebbe essere diverso. Loredana è un talento romeno e se arrivasse all’Eurovision farebbero il tifo per lei sia i romeni che gli italiani”, aggiunge Laura, 22 anni che per mantenersi fa la baby-sitter in Italia ma vorrebbe riprendere a studiare nella sua Timişoara.

La partecipazione a Eurovision potrebbe lanciare la “ragazza occhi cielo”, come viene soprannominata dal titolo di una sua canzone, anche nel cuore del grande pubblico europeo e farla conoscere di più in Romania dove le sono stati comunque dedicati diversi articoli. Con lo sfondo di questo triangolo di relazioni italo-romene che continuano ad intrecciarsi ogni giorno di più, che la sfida abbia inizio.

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