Elezioni presidenziali in Serbia: alcune anticipazioni

Pubblichiamo un riepilogo degli accadimenti delle ultime settimane riguardanti le imminenti elezioni presidenziali in Serbia previste per il prossimo 24 settembre. Nel testo trovate anche i nomi dei candidati più probabili.

13/08/2002, Redazione -

Alla fine di luglio è stato ufficialmente annunciato che le elezioni per il nuovo presidente della Serbia si terranno il 24 settembre prossimo.Tra i primi ad annunciare la propria candidatura è stato Miroljub Labus, attuale ministro del governo federale, che è stato nominato come rappresentante dei cittadini.
Il 22 luglio, mentre annunciava la sua candidatura per le imminenti elezioni, Miroljub Labus ha detto che non vede l’ora di diventare presidente di tutti i cittadini e portare la Serbia alla guida dei Balcani verso l’Europa ("Danas", 23 luglio).
Dopo che Labus ha annunciato la sua candidatura ci si aspetta che l’Opposizione Democratica della Serbia (DOS) lo sostenga. Decisione che non sarà presa prima del 17 agosto giorno in cui la coalizione DOS si incontrerà.
Fino ad ora l’unico partito che ha appoggiato Labus e la sua campagna è stata l’Alleanza civica della Serbia (GSS), partito membro della DOS. Ci sono alcune speculazioni sul fatto che probabilmente Labus riceverà il supporto dal Partito Democratico (DS) e dal Partito socialdemocratico (SDP).
Ma sembra che la DOS non avrà un solo candidato per le elezioni del 24 settembre, dal momento che alcuni partiti che ne sono membri hanno già annunciato i rispettivi candidati.Per esempio uno dei primi ad annunciare la propria candidatura è stato Velimir Ilic, leader del partito Nuova Serbia (NS), sindaco di Cacak, divenuto popolare per il suo impegno durante le proteste del 5 ottobre, quando combatteva contro il regime di Milosevic. Anche se d’altro canto, è piuttosto famoso per le sue frequenti dichiarazioni nazionalistiche contro le altre nazioni non serbe.
Un altro partito della DOS, il Partito democristiano serbo (DHSS) avrà il proprio candidato la professoressa Nada Kostic ("Danas", 10-11 agosto). Nada Kostic sarà la prima candidata donna per la presidenza che la Serbia abbia mai avuto. Attualmente è direttrice del Centro clinico ospedaliero "Dragica Misovic" di Belgrado, ma è anche un politico di lunga esperienza. Nata nel 1956 a Belgrado dove si è laureata alla facoltà di medicina è stata in seguito, prima membro del Partito Democratico (DS) e poi è divenuta membro del Partito democratico serbo (DSS). Dopo che fu nominata dal DSS ministro della salute durante il governo di Zoran Djindjic divenne famosa perché subito dopo sempre il DSS decise di nominare il professor Obren Joksimovic al suo posto.
Ci furono parecchie speculazioni sul perché di questo fatto, ma l’unica cosa certa che si è poi verificata è stata l’uscita della Kostic dalla DSS ("Politika", 11 agosto).
Il Partito della Nuova Democrazia (ND) e il vice presidente del consiglio esecutivo, Zoran Nikolic ha annunciato che se la coalizione DOS non sosterrà un solo candidato per le imminenti elezioni presidenziali la coalizione DAN (Nuova democrazia, Centro Democratico, DC e l’Alternativa democratica, DA) proporrà un proprio candidato. Nikolic ha fatto menzione che in questo caso la coalizione DAN dovrebbe decidere tra Dragoljub Micunovic e Nebojsa Covic ("Danas", 10-11 agosto).
Come scritto dal quotidiano "Danas" il 22 luglio, oltre ai sopra menzionati candidati, il più serio candidato oltre a Labus dovrebbe essere con ogni probabilità l’attuale presidente della FRY, Vojislav Kostunica, sempre che decida di candidarsi. Kostunica, infatti, non ha ancora annunciato ufficialmente la propria candidatura. Si presume tuttavia che ci sarà un incontro del DSS verso la fine della settimana dove verrà presa la decisione sulla, candidatura dell’attuale presidente federale. Ad ogni modo nel corso della prossima settimana sarà tutto più chiaro, sia per quanto riguarda la candidatura di Kostunica che per i candidato(i) della DOS.
Per quanto riguarda i candidati proposti dall’opposizione, in lizza ci sarebbero:Vuk Draskovic, leader del Partito di rinnovamento serbo (SPO), Branislav Pelevic, presidente del Partito d’unione serba (SSJ) e Voijslav Seselj, leader del Partito radicale serbo (SRS).
Il Partito socialista serbo (SPS) ha annunciato l’inizio della campagna elettorale con la raccolta di firme per la candidatura di Slobodan Milosevic. La campagna è stata pianificata per durare sette giorni ("Danas", 10 agosto).
Tuttavia, la Commissione elettorale serba (RIK) ha sentenziato che l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic è ineleggibile per le elezioni presidenziali serbe di quest’anno, dal momento che ha già occupato quella posizione per ben due volte, il che sarebbe il massimo consentito (B92, 10 agosto).
Biljana Kovacevic-Vuco, direttrice del Comitato jugoslavo dei giudici per i diritti umani (YUCOM) ha commentato questa decisione della Commissione elettorale serba (RIK) come immorale e cinica.La Kovacevic-Vuco ha detto che è importante per la RIK menzionare il fatto che Milosevic sia sotto custodia del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY) perché, come ella stessa ha spiegato, non è morale che qualcuno sia candidato per la presidenza e che allo stesso tempo sia indiziato per crimini di guerra ("Politika", 11 agosto).
Il 12 agosto Radio B92 ha riportato che Slobodan Milosevic ha scritto una lettera dal Tribunale internazionale chiedendo all’opposizione di stare insieme per le prossime elezioni, suggerendo Vojislav Seselj come candidato comune dell’opposizione. L’SPS ha affermato che questa proposta di Milosevic dovrebbe essere tenuta in considerazione durante il prossimo meeting della SPS previsto per sabato 17 agosto. Milosevic – come riportato da Radio B92 – ha concluso la sua lettera con la frase: "fino alla vittoria!".

In conclusione possiamo dire solo che la prossima data interessante sarà sicuramente il 17 agosto quando verrà rivelato finalmente chi sarà il candidato(i) per la DOS, se ci saranno ulteriori candidati oltre ai sopra menzionati e se Voijslav Seselj sarà il rappresentate dell’intera opposizione.

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