| |
Elezioni in Grecia, the German Job
In questi giorni, le tante voci che ho sentito per riflettere sulle elezioni in Grecia erano d’accordo su un punto: esercitare pressioni dall’esterno sugli elettori ellenici è un esercizio sicuramente sterile, e molto probabilmente controproducente. La cosa è tanto più vera se i “consigli elettorali” vengono dalla Germania, paese che al momento non gode di grandi simpatie ad Atene e dintorni.
Puntualmente, però, quanto doveva succedere è successo: ieri l’edizione tedesca del Financial Times è scesa nella campagna elettorale, invitando i greci a “resistere alla demagogia di Alexis Tsipras e di SYRIZA” e a “votare coraggiosamente per le dolorose riforme strutturali”. Cioè per Nuova Democrazia.
Gli ultimi sondaggi “segreti” danno la probabile vittoria proprio al partito conservatore di Samaras, che ha puntato tutta la campagna descrivendo il voto come un drammatico referendum non solo tra euro e dracma, ma soprattutto tra difficile e fragile stabilità e il “sicuro disastro” con SYRIZA al governo.
Grazie a testate come il Financial Times, però, forse Tsipras può farcela ancora. Perché l’ultima cosa che i greci vogliono è sentirsi dire dai tedeschi quello che devono fare: soprattutto se invitano a votare per una nuova massiccia dose di riforme “dolorose” da affidare a tempo indeterminato ad una classe politica ormai del tutto screditata.
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -