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Dimitris ‎Avramopoulos, un resoconto

Alle audizioni parlamentari di martedì 30 settembre 2014, si è presentato il greco Dimitris Avramopoulos, candidato della squadra di Juncker come commissario per Migrazioni e Affari Interni.

Avramopoulos ha ripetuto che “non dobbiamo avere paura della migrazione” e ha promesso che farà tutto il possibile affinchè l’Europa non venga percepita come una fortezza, chiusa in se stessa ed isolazionista. In questo senso, il politico greco ha chiesto sostegno per introdurre un approccio maggiormente olistico nelle politiche europee sulla migrazione affinché si trovi un equilibrio "tra rispetto di diritti fondamentali ed esigenze di sicurezza”.

Finora, “gli stati hanno pensato ai loro interessi”, ma dovrebbero invece “massimizzare i benefici dovuti alla mobilità internazionale e alla integrazione”. Per far questo, Avramopoulos propone la strada della migrazione legale, già portata avanti da stati come Canada, Australia e Stati Uniti d’America. In particolare, il traffico dei migranti verrebbe rallentato dalla creazione di uffici di advisor nelle delegazioni europee del terzo mondo, ove si possa rispondere direttamente alle domande di asilo.

L’opposizione critica però i toni un po’ freddi del “politically correct”, usati dal commissario designato parlando della detenzione dei minori nei centri di accoglienza e dello status di rifugiato.

Per saperne di più vai alla pagina dedicata dal Parlamento europeo alle audizioni.

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