Delitto gotico a Mostar

Sempre più produzioni italiane scelgono la Bosnia. In questi giorni una troupe sta girando a Mostar il film di prossima uscita "Delitto gotico". Il nostro corrispondente ha scambiato alcune battute con i due protagonisti, Barbara d’Urso e Marco Bonini.

03/09/2003, Redazione -

I poveri Balcani si sentono un po’ trascurati dall’Europa e non vedono l’ora di raggiungere la cara "mamma". C’è, per fortuna, una categoria di Europei che ogni tanto torna nei Balcani: i cineasti. Tra loro, molti Italiani. Non siamo riusciti a contare in questi ultimi anni quanti film italiani hanno trattato la recente storia balcanica, e quanti di loro sono stati girati nei Balcani (a volte soltanto per motivi economici: lì girare un film costava molto meno…)
Ultimamente in Bosnia hanno girato Davide Ferrario, ("Guardami", con Elisabetta Cavallotti), poi l’italo svizzero Rolando Colla ("Oltre il confine", con Anna Galiena) e in questi giorni a Mostar ci sono Barbara d’Urso e Marco Bonini che, sotto la direzione del regista Diego Febbraio, stanno girando "Delitto Gotico".
I giornali bosniaci sono pieni di articoli su questo set. Abbiamo trovato anche alcune esagerazioni – come Dnevni Avaz: "La protagonista del film è la migliore attrice italiana del momento, Barbara d`Urso"… A parte il casting italiano, saranno coinvolti anche alcuni attori bosniaci. Una parte del film è stata già girata in Italia, ora si gira nella zona mostarese e poi si continuerà a Trogir, in Croazia. Barbara d’Urso si fermerà a Mostar solo una settimana mentre Marco Bonini, il protagonista dei serial "Ragazze di piazza di Spagna" e "Rumore dei ricordi", resterà a Mostar quasi un mese.
E stato proprio lui a raccontarci un po’ la storia del film. Lui, Bonini, interpreta il ruolo di uno scrittore italiano che durante la guerra, a Sarajevo, trova un diario. Torna in Italia e scrive un libro. L’uscita del libro provoca una serie di eventi tragici. Lo stesso scrittore viene accusato per l’assassinio dell’editore e sarà una bella avvocata (la d’Urso) a difenderlo:

"Per tutta la parte iniziale del film io sono a Sarajevo, giro tra le macerie durante la guerra e lì trovo il diario, dopo di che vengo arrestato. Proprio oggi giriamo la scena in cui vengo svegliato all’albergo e portato in carcere perché ho rubato un documento importante. Poi giriamo alcune scene nel tribunale bosniaco e alcuni passaggi di Sarajevo durante la guerra, il carcere, e la parte del tribunale italiano – ci spiega Bonini."

Osservatorio Balcani: La storia riguarda quindi il periodo della guerra a Sarajevo?

Marco Bonini: Sì, della guerra in Bosnia… In realtà non si sa mai quello che c’è veramente scritto, pero si allude a una specie di diario di Anna Frank, tenuto da un giovane che durante la guerra ha scritto le sue memorie
Per puro caso prima della partenza da Mostar, all’uscita dal suo albergo, abbiamo incontrato anche Barbara d`Urso. La star italiana durante tutti questi giorni era irraggiungibile per i giornalisti. Niente interviste, ci dicevano dalla produzione. A noi però la d’Urso non ha resistito…

OB: Com’è andata a Mostar?

Barbara d’Urso: Sono felicissima di essere venuta qui e di aver conosciuto la Bosnia, non avevo una chiara cognizione di cosa fosse questo paese, cosa fosse Mostar. Mi hanno molto colpito i segni della guerra ancora presenti, però mi hanno anche colpito favorevolmente e profondamente la voglia di vivere che esprime la gente, soprattutto i ragazzi, tutti che ballano per la strada… Dovunque si vada c’è musica. E’ un posto bellissimo. Sto partendo e lascio veramente il cuore, davvero.

OB: Il film come sta andando, sei contenta?

B d’U: Sì, moltissimo. Abbiamo diversi attori bosniaci, che sono molto bravi, tutto sta andando molto bene

OB: Adesso stai tornando in Italia?

B d’U: No, stiamo andando verso Trogir, in Croazia, dove continueremo le nostre riprese.

Vedi anche:

Bosnia: Oltre il confine a Locarno

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