Dayton ha fatto il suo tempo? – 4
Alcune ulteriori prese di posizione nel dibattito sulla possibile modifica degli accordi di Dayton tratte dalla stampa bosniaca: una intervista all’Alto Rappresentante Ashdown e una al vicepresidente del DNS, Mirko Banjac.
Di Mirsad Sinanovic (Ljiljan, Sarajevo), 9-16 gennaio 2004, traduzione di Martin Fontasch e di V.V. (Nezavisne Novine, Banja Luka), 17 gennaio 2004, traduzione di Nicole Corritore.
Pubblichiamo un estratto della intera intervista, titolata "Paddy Ashdown: I vecchi politici non pensano al futuro della Bosnia Erzegovina"
Ljiljan: Come valuta la iniziativa di esponenti politici europei di modificare Dayton, iniziativa che ha ricevuto il sostegno di membri del Parlamento Europeo? E’ possibile che venga convocata una nuova conferenza internazionale per superare, modificare Dayton?
ASHDOWN: Dayton va bene perchè ha fatto terminare la guerra, ma non va bene per la costruzione dello Stato. Questo è il problema. Anche la Republika Srpska è consapevole del fatto che alcune cose vanno cambiate. Credo che dovremmo portare avanti un dibattito sul cambiare Dayton all’interno di Dayton, e questo è esattamente quanto abbiamo fatto fino ad ora. Recentemente abbiamo delegato alcune competenze delle Entità al livello statale. E tuttavia, chiunque pensi che qualcuno in rappresentanza della comunità internazionale o della Unione Europea volerà in Bosnia per prendere in mano il trattato di Dayton e riportarlo ad una base americana, vivono nei sogni, perché questo non succederà. Se dobbiamo cambiare Dayton, lo faremo da soli. Quindi, solo i cittadini di questo Paese possono cambiare Dayton. Vedete, le leggi sulla Difesa o sulla tassazione indiretta rappresentano una modifica di Dayton. Anche la creazione dell’Alto Consiglio Giudiziario è una modifica di Dayton.
Ljiljan: Non crede che ci possa essere una nuova conferenza internazionale nel corso della quale Dayton possa essere cambiato?
ASHDOWN: E chi la dovrebbe organizzare? Io continuo a ripetere che dobbiamo realizzare in fretta le riforme se vogliamo evitare un disastro. Se ora ci concentrassimo su di una nuova conferenza internazionale bloccheremmo le riforme e allora ci troveremmo lontani dall’Europa. No, non credo ci sarà una nuova conferenza internazionale. In realtà, questa conferenza è invocata da coloro che credono che qualcuno si presenterà su di un "cavallo bianco" per aiutarli, invece di pensare ad aiutare se stessi. Si tratta di un auto-inganno. Dovete essere voi a costruire lo Stato.
Ljiljan: Quindi riforme e riforme, non cambiamenti a Dayton?
ASHDOWN: Esattamente, perchè le riforme cambiano Dayton. Non abbiamo bisogno di un principe su di un cavallo bianco.
Ljiljan: Conosce un altro Paese al mondo nel quale ci sono così tanti diversi livelli di governo, con così tanti ministry e deputati in relazione al numero di abitanti, così tanti parlamenti, forze di polizia? Quasi il 70% del budget è speso per l’amministrazione. Uno Stato di questo tipo può essere sostenibile?
ASHDOWN: Naturalmente, non ne conosco. Per questo dobbiamo riformare questo apparato burocratico e semplificare la struttura politica. E lo ripeto, siete solo voi che potete fare questo. L’Unione Europea chiede la riforma della polizia prima della abolizione dei visti. Ma non bisogna credere che esista un solo modello di Stato. Non deve significare che un modello centralistico vada bene, come in Gran Bretagna. Il valore dell’Europa è che permette una varietà di modelli. La Bosnia Erzegovina (BiH) potrebbe essere come il Belgio…. Se la BiH sarà come la Svizzera dipende da voi. Dobbiamo realizzare le riforme per ottenere lo Stato che vogliamo. Forse non dovrà essere uno Stato centralista. Il nostro destino potrebbe non essere uno stato centralista. E’ possibile che sia uno Stato simile alla Svizzera. Uno Stato di cantoni.
Ljiljan: Come spiega che il distretto di Brcko si stia sviluppando economicamente molto più in fretta delle alter parti del Paese?
ASHDOWN: Uno dei motivi è che la Federazione si trova da un punto di vista economico in una situazione molto migliore di quella della Republika Srpska. Più ci sono riforme, meglio funziona l’economia. Ma, a parte questo, Brcko ha fatto molto di più rispetto alle Entità.
Ljiljan: L’Assemblea del Distretto di Brcko adotta le decisioni più velocemente, non ci sono molti livelli di governo, c’è un unico Tesoro…
ASHDOWN: Sono stati i primi a dimenticare il passato perché niente li tratteneva… Mi spiace, il nostro tempo per l’intervista è terminato…
Il quotidiano di Banja Luka, Nezavisne Novine, ha pubblicato nella sua edizione di sabato scorso una intervista a Mirko Banjac, vicepresidente dell’Unione popolare democratica Demokratskog Narodnog Saveza (DNS), che propone una posizione specularmente contraria a quella proposta dallo European Stability Iniziative (ESI) nel documento "Making Federalism Work", incentrata sulla possibile abolizione delle Entità. Secondo il rappresentante della Unione Popolare Democratica (DNS), meglio sarebbe abolire cantoni e distretto di Brcko.
Intervista a Mirko Banjac, vicepresidente del DNS
"Meglio abolire cantoni e distretto piuttosto che le entità"
BANJA LUKA – Mirko Banjac, vicepresidente dell’Unione popolare democratica Demokratskog narodnog saveza (DNS), ndr, propone che al posto dell’abolizione delle entità e della distruzione degli accordi di Dayton, si esamini la possibilità di abolire i cantoni e il distretto di Brcko.
Egli ha sottolineato che a causa del mancato sviluppo del paese un modello con tre amministrazioni potrebbe essere più efficace di un modello con 13, aggiungendo che con l’abolizione del distretto di Brcko le due entità riceverebbero un budget superiore. …
"L’idea dell’abolizione delle entità di cui parlano i parlamentari europei, e che vede il sostegno dei politici locali porta alla "majorizacija" , ed è assurdo credere che, come dicono, la RS in quanto cantone maggiore avrebbe da guadagnarci", ha dichiarato Banjac venerdì scorso a Banja Luka.
Mette inoltre in rilievo che con la divisione cantonale, ma anche solo con l’abolizione delle modalità di scelta dell’Assemblea Parlamentare della BiH da parte delle entità, si arriverebbe a superare con i voti la maggioranza del corpo elettorale.
Banjac considera che con il benestare di tutti e tre i popoli costituenti e dei rappresentanti della Comunità internazionale "si potrebbe discutere della formazione di una terza entità in BiH, che significherebbe andare nella direzione di un miglioramento degli accordi di Dayton e non della loro distruzione".
"E’ il popolo che deve decidere del futuro della BiH, così come era necessario che decidesse della riforma dell’esercito della BiH e dell’inserimento di nuove fonti per le entrate, e non i partiti, oltretutto senza un referendum o un mandato del popolo" ha concluso Banjac.
Banjac ha ribadito che il DNS utilizzerà ogni tipo di lotta democratica affinché in autunno oltre alle amministrative avvengano anche le elezioni politiche. Questo partito parteciperà ad ogni protesta della Lega dei Democratici indipendenti "nella misura in cui non avranno in sé elementi distruttivi".
Vedi anche gli altri materiali pubblicati sull’argomento:
– Dayton ha fatto il suo tempo? – 3
– Dayton ha fatto il suo tempo? – 2
– Dayton ha fatto il suo tempo?
– Come andarsene dalla Bosnia Erzegovina?
Vai al documento dell’European Stability Initiative (ESI) Making Federalism work – a radical proposal for practical reform
Vai al testo degli Accordi di Dayton