Chiude Al Jazeera Balkans: duro colpo alla libertà e al pluralismo dei media

La rete SafeJournalists ed in consorzio Media Freedom Rapid Response (MFRR) esprimono profonda preoccupazione e solidarietà ai giornalisti e altri professionisti dell’informazione colpiti dall’annuncio inaspettato della chiusura di Al Jazeera Balkans dopo quattordici anni di attività ininterrotta

17/07/2025, admin -

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Il portale di Al Jazeera Balkans - screenshot

(Originariamente pubblicato da SafeJournalists Network , il 16 luglio 2025, aggiornato il 17 luglio 2025)

Questa non è solo la fine di un autorevole mezzo di informazione nella regione, ma un duro colpo al pluralismo dei media, alla libertà di espressione e al diritto all’informazione dei cittadini di tutti i paesi dei Balcani occidentali. Per oltre un decennio, Al Jazeera Balkans è stata sinonimo di un giornalismo professionale, indipendente e di qualità, seguendo temi politici, economici e sociali fondamentali da una prospettiva regionale. La sua chiusura è una perdita per la democrazia, la trasparenza e il dibattito critico in una regione dove l’indipendenza dei media è sempre più sotto attacco.

La rete SafeJournalists ed il consorzio MFRR sono particolarmente preoccupati per le modalità con cui è stata annunciata la chiusura. Secondo quanto riportato, oltre duecento dipendenti hanno appreso la notizia dai media, non tramite i canali ufficiali interni. Tale mancanza di trasparenza, che calpesta i diritti dei lavoratori, è inaccettabile e mette in luce tutta la vulnerabilità delle giornaliste e dei giornalisti nella regione.

Nonostante l’azienda abbia motivato la decisione di chiudere i battenti citando ragioni economiche, questa decisione solleva serie preoccupazioni riguardo alla sostenibilità a lungo termine del giornalismo indipendente, compresi i media finora considerati stabili dal punto di vista economico e redazionale. Lo spegnimento improvviso di una voce così presente nella regione fa sorgere anche interrogativi sull’effettiva dedizione dei proprietari dei media e degli attori internazionali alla tutela dei diritti, dell’integrità e del lavoro nell’interesse pubblico.

La chiusura di Al Jazeera Balkans segue uno schema preoccupante. In Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e altri paesi della regione si assiste ad un continuo deterioramento del pluralismo dei media. I recenti cambiamenti degli assetti proprietari e organizzativi dell’emittente N1, come anche la crescente pressione politica sui media indipendenti in Serbia, restringe ulteriormente lo spazio per un giornalismo credibile. Un’eventuale chiusura di un altro media importante priverebbe i cittadini delle fonti di informazione affidabili e aggraverebbe il deficit democratico nella regione.

Invitiamo i vertici di Al Jazeera Balkans a condurre un dialogo aperto ed equo con i propri dipendenti e a garantire che eventuali licenziamenti vengano effettuati in conformità alla normativa sul lavoro, nel rispetto dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori.

Rivolgiamo anche un appello ai governi dei paesi della regione, alle istituzioni dell’UE e ai partner internazionali affinché prendano sul serio la vicenda. La tutela del pluralismo dei media e delle condizioni di lavoro dei giornalisti richiede misure urgenti e concrete, non solo dichiarazioni. È necessario istituire meccanismi giuridici per impedire la chiusura improvvisa dei mezzi di informazione senza un’adeguata protezione per i dipendenti. Occorre inoltre garantire l’indipendenza economica ed editoriale dei media che lavorano nell’interesse pubblico.

Infine, la rete SafeJournalists ed il consorzio MFRR esprimono piena solidarietà ai giornalisti e agli altri professionisti e membri dello staff di Al Jazeera Balkans e sono pronti a sostenerli attraverso canali legali, professionali e di advocacy.

Questa non è solo la storia di una redazione. È un monito: senza un giornalismo indipendente – che nei Balcani è sempre più sotto attacco – anche la democrazia stessa è a rischio.

Ogni attacco alle giornaliste e ai giornalisti è un attacco alla democrazia, all’interesse pubblico e ai diritti umani fondamentali.

 

Rete SafeJournalists 

Associazione dei giornalisti del Kosovo

Associazione dei giornalisti macedoni

Associazione dei giornalisti della Bosnia Erzegovina

Associazione croata dei giornalisti

Associazione indipendente dei giornalisti della Serbia

Sindacato dei media del Montenegro

 

Media Freedom Rapid Response (MFRR)

European Federation of Journalists (EFJ)

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (OBCT)

Free Press Unlimited (FPU)

International Press Institute (IPI)

Article 19 Europe