Caucaso del Nord: è Ramadan

Come in tutto il mondo islamico, anche in Caucaso è cominciato il Ramadan. E in Cecenia si è reso omaggio, più che ad Allah, al presidente Kadyrov

09/07/2014, Giovanni Bensi -

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Grozny - Flickr Christiaan Triebert

Come in quasi tutto il mondo islamico, anche nel Nord-Caucaso è iniziato il Ramadan, o Ramazan, secondo la pronuncia turca e persiana. Diciamo "quasi” tutto il mondo islamico perché gli unici musulmani a non osservarlo sono gli ismailiti, cioè i seguaci dell’Agha-Khan, una derivazione degli sciiti, detti anche "settimani”, che costituiscono la maggioranza della popolazione nel Gornyj Badakhshan (Asia Centrale).

Il Ramadan è il nono mese del calendario arabo-musulmano e, come tutte le feste islamiche, essendo inserito nel ciclo lunare (tranne il novruz, persiano) cade ogni anno 11 giorni prima dell’anno precedente. Si tratta probabilmente di un lascito pre-islamico, come si vede dal nome che significa "caldo”, "bruciante” ed evidentemente si riferisce ad un periodo in cui il Ramadan aveva il suo posto fisso nel calendario, durante il periodo estivo.

Il Ramadan è il mese del digiuno diurno con un valore generale di purificazione e di penitenza. Secondo la tradizione, questo fu il mese in cui l’arcangelo Gabriele trasmise al Profeta Maometto la prima "rivelazione” che poi divenne la base del Corano.

Durante il giorno chiaro (dall’alba al tramonto) colui che osserva il Ramadan deve astenersi rigorosamente da ogni cibo e bevanda, ma anche da ogni forma di divertimento. È disputato se alcuni generi voluttuari, come le sigarette, debbano cadere sotto il divieto. Dall’osservanza del Ramadan sono esentati malati, viaggiatori e persone in difficoltà in genere.

I credenti si fanno reciprocamente gli auguri con la formula ’Īd mubārak! (Benedetta è la festa). La singola giornata di digiuno e astinenza si conclude la sera con un pasto detto iftar che ha anche fini di beneficenza: piatti con il cibo vengono distribuiti a vecchi, poveri e mendicanti a cura delle moschee.

Il ra’is del Consiglio dei Muftì di Russia, Ravil Gajnutdin ha così illustrato quest’opera di carità: "Le moschee e i centri di beneficenza si animano proprio durante il Ramadan. Dopo la preghiera serale al-Maghrib (l’Occaso) il Ramadan incomincia con la comparsa della prima, sottile, falce della luna nuova, e termina un mese dopo con una festa detta nel mondo turco e nel Nord-Caucaso Uraza Bayram(i) e in arabo Id ul-Fitr (spesso scritto Eid ul-Fitr), che significa ‘Festa della rottura del digiuno’”.

Durante la notte, poco prima del sorgere dell’alba, quasi preparazione spirituale per il nuovo incipiente giorno di digiuno, i musulmani particolarmente zelanti, recitano una preghiera speciale, ma non obbligatoria, chiamata tarāvīh.

L’inizio del Ramadan in tutto il mondo islamico, è spesso turbato da dispute fra gli ulema su quale sia il momento esatto della prima comparsa delle luna nuova. A causa della difficoltà di discernimento (la luna nuova è oscura e identificabile solo da una sottile falce di luce) e delle differenze geografiche infatti non è raro che vengano isolati momenti diversi. Il Nord-Caucaso non fa eccezione: infatti quest’anno nei pronostici astronomici era indicato, come data d’inizio del mese sacro, il 28 giugno, mentre una parte degli ulema, in base all’osservazione diretta, hanno optato per il giorno successivo, il 29.

Così è stato, per esempio, in Kabardino-Balkaria, dove il Consiglio degli Ulema presso la Dini Nezareti (Direzione religiosa, DUM) della repubblica ha deciso di anticipare al 28 l’inizio del Ramadan riferendosi ad una decisione del Consiglio Supremo degli Ulema dell’Arabia Saudita.

In Cecenia la disputa sulla data esatta di inizio del Ramadan ha dato luogo a controversie piuttosto accese. I teologi di questa repubblica hanno impegnato un notevole zelo nella discussione. E il risultato è stato che anche a Grozny si è deciso di spostare di un giorno l’inizio del Ramadan che perciò è incominciato il 29 giugno. Molti fedeli, però, informano i media locali, hanno preferito ignorare le proposte dall’alto e iniziare il digiuno già il 27 anche contro la volontà delle gerarchie cecene.

In Cecenia le celebrazioni del Ramadan hanno assunto più l’aria di un omaggio al presidente Ramzan Kadyrov che ad Allah . I riti prescritti sono stati celebrati nella moschea centrale di Grozny denominata "Cuore della Cecenia” fatta costruire dallo stesso Kadyrov in onore del padre, Ahmad Kadyrov, ucciso il 9 maggio 2004 in un attentato. Il muftì della repubblica Salah-haji Mezhiev ha salutato gli ospiti, compreso Kadyrov, chiamandolo "Rispettato Ramzan Ahmatovich”il quale ha risposto all’omaggio rilevando, in modo eccessivamente ottimistico che "tutto ciò che può desiderare un musulmano, è diventato realtà nella Repubblica Cecena”.

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