Caso Teokarevic: la lettera dell’Ambasciatore italiano a Belgrado

Pubblichiamo il testo originale della lettera scritta dall’Ambasciatore Caracciolo.

09/10/2003, Redazione -

L’Ambasciata d’Italia a Belgrado ha gentilmente fatto pervenire ai nostri partners di Notizie Est il testo originale italiano della lettera inviata dall’ambasciatore Caracciolo al settimanale "Vreme", lettera che avevamo pubblicato nella traduzione dalla versione serba uscita sulla rivista belgradese. Vista la polemica in atto, riteniamo utile riportare qui sotto l’esatta formulazione originale della lettera
Ho ricevuto ieri 23 settembre l’invito rivolto all’Ambasciata d’Italia a partecipare domani 25 settembre alla presentazione al Media Center di un inserto speciale di VREME, dedicato alla Presidenza italiana in esercizio del Consiglio dell’Unione Europea.

La informo che non intendo partecipare all’evento ne’ farmi rappresentare da uno dei miei collaboratori.
Trovo anzitutto inqualificabile aver posto questa Ambasciata, con un solo giorno di preavviso, di fronte ad un fatto compiuto, conferendo artatamente alla pubblicazione ed alla tavola rotonda di presentazione il carattere di una iniziativa da tempo con noi concordata. A questo specifico proposito, La diffido formalmente dall’utilizzare in quella sede il "Logo" della Presidenza italiana, i cui diritti sono di esclusiva disponibilita’ del mio Governo.

Osservo inoltre che l’articolo a firma Jovan Teokarevic che introduce l’inserto speciale e’ non solo lesivo del buon nome del Governo italiano e dell’Italia in generale – Paese fondatore dell’Unione Europea, autorevole ed influente membro del G8 e di tutte le organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite all’Alleanza Atlantica – ma e’ anche basato, sul piano piu’ specifico, su una disinformazione mortificante per chi la conduce e su una serie di inesattezze quando non di gravi e grossolane distorsioni della realta’.
Mi limito ad evocare come l’Italia abbia non solo fortemente concorso, di concerto con la Presidenza greca, alla formulazione dell’Agenda di Salonicco, ma ne stia anche curando meticolosamente ed efficacemente i seguiti, da quelli piu’ squisitamente politici (lancio del dialogo politico e relativo avvio delle consultazioni) sino a quelli economico-finanziari (avvio dello studio di fattibilita’, iniziative assunte nel settore dell’incremento dell’assistenza macro-economica e impulso dato all’organizzazione della Conferenza di coordinamento dei donatori per il prossimo novembre ed al lancio del negoziato tessile). E si tratta solo di alcuni esempi, non esaustivi del quadro d’insieme.

Tutto il resto pertiene ad un vano chiacchiericcio privo di qualsiasi sostanza e credibilita’ e, soprattutto per quanto attiene all’Agenda europea di Serbia e Montenegro, basato su una controproducente e desolante mancanza di aggiornate informazioni ed obiettivita’ di analisi e valutazioni.
Nel dissociare nel modo piu’ reciso l’Ambasciata d’Italia dall’iniziativa da Lei condotta, La invito ancora una volta ad evitare che nella pubblicazione appaia ogni forma di riferimento, anche di ordine simbolico, alla Presidenza italiana dell’UE. Cio’ al fine di prevenire eventuali equivoci nei quali potrebbero essere indotti i lettori in merito ad un avallo della sua iniziativa editoriale da parte dell’Ambasciata d’Italia che evidentemente non c’e’ e non c’e’ mai stata.

F.to l’Ambasciatore

Vedi anche:

-L’articolo di Jovan Teokarevic: Come diventare leader

– La replica di Teokarevic alla lettera dell’Ambasciatore: Diritto alla critica

Commenta e condividi

La newsletter di OBCT

Ogni venerdì nella tua casella di posta