Bulgaria, torna in piazza la protesta

Era previsto, e puntualmente è successo. Il primo giorno lavorativo dopo la pausa estiva del parlamento di Sofia ha coinciso con un nuovo gonfiarsi delle proteste anti-governative che riempiono le piazze del centro della capitale bulgara da quasi tre mesi, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo di centrosinistra del premier Plamen Oresharski.

Proteste a Sofia – F.Martino/OBC

La protesta di oggi, battezzata "il grande benvenuto" (con riferimento al ritorno dei deputati nell’aula del parlamento) ha visto in piazza alcune migliaia di cittadini.

Per la prima volta alcuni partiti di opposizione, soprattutto "Cittadini per uno sviluppo europeo della Bulgaria" (GERB) dell’ex premier Boyko Borisov, insieme alla neonata formazione di destra "Blocco riformatore" hanno appoggiato in modo esplicito i manifestanti. 

La protesta è stata accompagnata da una parallela "contro protesta" a sostegno del governo Oresharski. Iniziativa voluta, nemmeno troppo velatamente, dai partiti che sostengono l’esecutivo, per evitare che gli scontenti possano "accerchiare" nuovamente l’edificio del parlamento e "sequestrare" i deputati, come successo nella serata dello scorso 23 luglio.

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