Bulgaria: il festival degli studenti di cinema
All’inizio era poco più dell’incontro di tanti amici che amano il cinema. Poi è divenuto uno dei festival di cortometraggi più interessanti d’Europa. Un’intervista
A volte le cose migliori nascono un pò per caso. E’ quello che è successo allo "Studentski Film Forum Festival" che, nato nel 2003 come spazio di discussione e di incontro tra amici e studenti di cinema, è diventato uno dei festival di cortometraggi più importanti d’Europa, sotto il patronato del presidente della Repubblica Georgi Parvanov. La quarta edizione, che si terrà nella cittadina balneare di Balchik dal 2 al 9 settembre, vedrà la partecipazione di 170 film, provenienti da quarantotto paesi diversi. Si attende l’arrivo di centinaia di studenti e appassionati, che oltre a guardare i cortometraggi e a scambiare idee e punti di vista, potranno seguire workshop, seminari e lezioni tenute da professionisti affermati. Ma che cos’è oggi lo "Studenski Film Forum Festival"? Ne abbiamo parlato con Tsanko Vasilev, giovane fondatore e direttore della manifestazione.
Come è nata l’idea di creare un festival per gli studenti di cinema in Bulgaria?
Da una delusione. Nel 2003 ero al primo anno di regia nell’Università Libera di Varna. Mi dissero che un mio cortometraggio era stato selezionato per parteciapre al festival di Bitola, in Macedonia. Ero al settimo cielo, ma la mia felicità è durata poco, visto che per motivi burocratici non ho potuto partecipare. Ero così arrabbiato che mi sono detto: vuol dire che creerò il mio festival personale. E così prima ho registrato la fondazione "Studentski Film Forum", e poi ho invitato tutti i miei conoscenti al festival, come se fosse il mio compleanno. Con mia grande sorpresa, e nonostante un’organizzazione a dir poco caotica, si presentarono circa sessanta autori con i loro cortometraggi, molti dei quali di grande qualità.
Come è cambiato in questi anni il festival?
La prima edizione, come ho raccontato, era poco più che l’incontro di tanti amici che amano il cinema e vogliono creare, organizzato alla buona. L’anno dopo il lavoro di preparazione è durato quattro-cinque mesi, e si è vista la differenza, visto che abbiamo avuto 140 film in concorso da sedici paesi diversi. Con la terza edizione, quella dell’anno scorso, le cose sono cambiate in modo ancora più radicale, con la presenza di 780 ospiti accreditati. Oggi non sono più solo, ma insieme ad una squadra molto affiatata e competente che ci permette di essere in contatto permanente con molti altri festival cinematografici e con oltre 700 accademie di cinema. Il festival, poi, per il terzo anno consecutivo è sotto il patronato del presidente della Repubblica Georgi Parvanov e del ministro della Cultura Stefan Danailov. Per quest’anno aspettiamo, da tutto il mondo, 170 film in concorso, che ora è aperto e non più riservato ai soli studenti di cinema, ed un numero molto alto di partecipanti.
Il festival, accanto al concorso, propone anche un programma di workshop, seminari e lezioni. Di cosa si tratta?
Quando abbiamo pensato il festival, uno dei principali obiettivi era fare in modo che questa manifestazione potesse essere utile a chi vuole crescere nel mondo del cinema. L’incontro tra persone e punti di vista diversi è di per sé molto importante, soprattutto quando si ha la possibilità di parlare con professionisti affermati, sempre impegnatissimi, magari davanti ad un bicchiere di birra. Oltre abbiamo pensato a seminari, workshop e ad un programma accademico vero e proprio. Ad esempio il corso di montaggio, che durerà 30 ore, quanto un intero semestre all’università, verranno tenute dall’inglese Faisal Qureshi, che ha lavorato con Martin Scorsese.
Quali sono i premi in concorso?
Il vero premio è la possibilità di mostrare il proprio lavoro. Molte volte ci siamo chiesti perché in così tanti vogliano partecipare ad un festival che non dà premi in denaro. Quello che ci hanno risposto, e che ci ha fatto molto piacere, è che il festival, nonostante la sua giovane età, viene considerato un’ottima vetrina e un buon trampolino di lancio verso ulteriori festival e manifestazioni. Il vincitore del primo premio riceve anche un’opera originale del famoso scultore Tvjatko Siromashki, oltre al diritto di far parte della giuria l’anno successivo.
Quest’anno ci sarà anche una sostanziosa presenza italiana…
Siamo in contatto con numerosi altri festival che invitiamo a Balchik, dove possono presentare una selezione dei film che vi hanno partecipato. Quest’anno abbiamo invitato cinque importanti festival europei, tra cui il Roma Independent Film Festival. Avremo la possibilità di vedere una selezione di cortometraggi di nuovi autori italiani, che dal canto loro potranno guardare i film prodotti in tutto il mondo, e in modo particolare in Bulgaria.
A proposito di film bulgari, in questi anni hai avuto la possibilità di guardare film da tutto il mondo. Quale pensi sia il livello del cinema studentesco in Bulgaria oggi?
Il cinema studentesco bulgaro è ad un buon livello. Nel programma internazionale abbiamo inserito alcuni film bulgari che secondo noi sono di qualità eccellente a livello mondiale, e che potrebbero essere tra quelli che si giocheranno la vittoria finale. Abbiamo deciso di inserire gli altri film bulgari in un concorso speciale a loro dedicato. Si tratta di opere di autori molto giovani, al primo o secondo anno di studi, e che sicuramente saranno molto motivati dalla possibilità di poter mostrare i propri lavori ad un pubblico così ampio e appassionato.
Quindi la scuola di cinematografia bulgara è in salute? Quali sono le maggiori difficoltà che trovano i giovani registi in Bulgaria?
Il fatto che la scuola bulgara sia seria e in buona salute è dimostrato dai numerosi premi collezionati dai nostri film in numerosi concorsi internazionali. Quello che manca ai nostri giovani sono ulteriori stimoli a fare ancora meglio, ed in questo credo che il nostro festival dia un contributo positivo. Naturalmente esiste un serio problema per il finanziamento dei lavori, visto che in Bulgaria di fatto non ci sono sussidi per i giovani autori, così che spesso vincere un festival diventa l’unico modo per poter finanziare il film successivo.
Delle altre scuole balcaniche che partecipano regolarmente al festival, quali ti hanno colpito in modo particolare?
Noi bulgari tradizionalmente amiamo molto la scuola serba, perché è la più divertente, e riesce a presentare la realtà balcanica in modo anticonvenzionale e pieno di ironia. E’ la scuola che più di tutte si avvicina al nostro modo di sentire. Per quanto riguarda il livello di professionalità, devo dire che quella che forse più mi ha colpito è quella greca, soprattutto nella realizzazione di opere più impegnative.