Belgrade Pride: “Amore, fiducia e speranza”

A pochi giorni dalla data ufficiale (6 ottobre) ancora non si sa se il Pride belgradese avrà luogo, nel frattempo non sono mancate polemiche e incoraggiamenti

“Questa settimana tutti gli occhi sono puntati sulla Serbia”. A dirlo in modo molto esplicito è Cecilia Malmström, commissario Ue per gli affari interni. In una lettera di sostegno al Belgrade Pride , il Commissario europeo oltre a ribadire il valore intrinsecamente democratico della manifestazione – riprendendone lo slogan “Amore, fiducia e speranza” – ha precisato che considera gli organizzatori “coraggiosi, gente forte che lotta per influenzare politici, autorità e hooligan aggressivi per migliorare la società, ma probabilmente anche amici e parenti con pregiudizi”.

Di contro, oltre alle uscite pubbliche dei soliti politici omofobi, anche l’organizzazione cleronazionalista “Dveri” non ha mancato di farsi sentire. Ha urlato allo scandalo quando ha scoperto che oggi pomeriggio alle 18.00, presso il Centro per la decontaminazione culturale di Belgrado, verrà inaugurata la mostra fotografica “Ecce homo” dell’artista svedese Elisabeth Ohlson Wallin , ritenuta altamente offensiva per i fedeli e quindi da denunciare e boicottare. Per inciso, le 12 foto che ritraggono Gesù tra omosessuali, trans e malati di AIDS stanno facendo il giro del mondo dal 1998!

E mentre la Pride Week si sta svolgendo, non si sa ancora se la parata vera e propria si terrà. La data prevista è per il 6 ottobre ma da giorni ormai circolano voci che il governo avrebbe già preso la sua decisione: vietare il Pride per motivi di sicurezza. "Una nuova capitolazione di fronte alle minacce dei gruppi estremisti", l’amara considerazione degli organizzatori del Belgrade pride 2012.  Stavolta però – diversamente dall’anno scorso – questi ultimi hanno dichiarato che “non staranno a guardare con le braccia conserte”.

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