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Balcani e Caucaso nella classifica sulla corruzione di Transparency International
Transparency International ha pubblicato ieri l’annuale classifica sul livello di corruzione percepita in 176 paesi. Osservatorio ha elaborato visivamente i dati più rilevanti riguadanti Balcani e Caucaso
I paesi dei Balcani e del Caucaso registrano tutti senza eccezione un livello di corruzione percepita maggiore della media UE.
In generale, il quadro nella regione non è certo positivo. La maggior parte dei paesi di cui Osservatorio si occupa ha infatti addirittura un livello di corruzione superiore alla media mondiale. In altre parole, secondo l’indice di TI, il livello di corruzione nella regione sarebbe (con qualche eccezione) più vicino a quello della Somalia che non a quello della Danimarca, rispettivamente fanalino di coda e capofila della classifica pubblicata nel 2012.
La classifica pubblicata da TI mostra ogni anno dei cambiamenti. Piccole variazioni annuali sono strutturali e poco indicative, ma variazioni significative nel medio periodo sono un chiaro indicatore di una tendenza reale nel paese in esame.
Negli ultimi cinque anni si nota un netto miglioramento della Georgia, che ha guadagnato 28 posizioni in classifica; la lotta alla corruzione è un merito che anche gli oppositori del presidente georgiano Saakashvili gli hanno sempre riconosciuto.
Sempre peggio invece la Grecia, che negli ultimi anni ha perso 38 posizioni in classifica. La corruzione crescente non può che ostacolare ulteriormente il già difficile processo di riforme che il paese deve compiere per uscire dall’attuale situazione di crisi.
Benché Russia e Azerbaijan abbiano fatto piccoli passi avanti in classifica, rimangono di gran lunga i paesi con il livello di corruzione percepita più alto nella regione, e nella parte bassa della classifica anche a livello mondiale (classificate rispettivamente 133esima e 139esima sui 176 paesi inclusi in totale nella ricerca).
Nei Balcani occidentali si è registrato invece un leggero miglioramento. Slovenia, Croazia, Romania e Macedonia mostrano nel 2012 dati migliori rispetto all’Italia, che invece si colloca a pari con la Bosnia Erzegovina.
Considerata la difficoltà oggettiva di misurare l’effettivo livello di corruzione in un paese, l’indice elaborato da TI sul livello di corruzione percepita (calcolato facendo riferimento a varie fonti) rimane ad oggi lo strumento più efficace per misurare e comparare la corruzione a livello mondiale.
Il sito di Transparency International permette di esplorare interattivamente i dati per tutti i 176 paesi inclusi quest’anno nella classifica.
Elaborazione grafica di Giorgio Comai