Azerbaijan, al telefono col presidente
Nel maggio scorso, alla vigilia dell’Eurovision, la BTRIB, l’operatore telefonico regionale di Baku, capitale dell’Azerbaijan, ne ha piazzati almeno cento: nelle vie illuminate del centro, alle fermate della metropolitana, nei pressi della futuristica “Crystal Hall”, costruita e inaugurata appositamente per l’evento musicale.
Sono gli “e-kiosk”, moderno incrocio multimediale che combina telefonia audio e video locale, nazionale ed internazionale, accesso ad internet e posta elettronica, con tanto di porte USB e connessione Bluetooth.
A pochi mesi di distanza, passeggiando per le vie della capitale azera, può capitare di fermarsi, incantati e un po’ stupiti, di fronte a quegli schermi illuminati.
Un carosello di immagini, alcune di repertorio, altre più recenti, si dipana in circolo senza soluzione di continuità. Protagonisti, unici e assoluti, l’attuale presidente Ilham Aliev e suo padre, l’ex presindente Heydar Aliev, padre fondatore” dell’odierno Azerbaijan, nonché già Eroe dell’Unione Sovietica, capo del KGB azero e membro di spicco del Politburo.
Nel video i due (soprattutto Heydar) sono occupati a sorridere, a ricevere fiori da ragazzi e ragazze in costume tradizionale, ma soprattutto ad accarezzare bambini. Gesti antichi, già visti in altre epoche e latitudini. Rivederli ancora, anche se nella cornice (modernissima) degli "e-kiosk", non risparmia un brontolio sordo in fondo all’anima.
Brevi
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