Attenti ai dati: microimprese in Macedonia

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono un fattore fondamentale per la produttività d’impresa. In Macedonia, i dati statistici sul loro utilizzo, presentano forti lacune. Ma per una strategia di governo efficace è quanto mai necessaria una raccolta dati più accurata

16/06/2011, Risto Karajkov -

Attenti-ai-dati-microimprese-in-Macedonia

Data slide (flickr.com)

In Macedonia, per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie innovative tra le microimprese, troviamo sia esempi di eccellenza sia casi di grave arretratezza. È difficile però avere un quadro preciso dello stato dell’arte.

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), secondo molti, sono un fattore fondamentale per la produttività d’impresa. Per questo i governi attuano politiche per promuoverle. Politiche che dovrebbero essere basate su dati precisi e analisi dei bisogni specifici delle stesse imprese.

In Macedonia però ci sono molte lacune nei dati sull’uso delle TIC nel settore delle microimprese. Questo porta a pensare che i discorsi dei funzionari di governo sul progresso della digitalizzazione dell’economia siano privi di rigore scientifico.

Assomigliano spesso a quelli fatti in Macedonia sulle piccole e medie imprese (PMI) “vitali per l’economia”. Frase questa, ripetuta fino allo sfinimento in maniera così generica, da renderla priva di significato. Ciononostante continua a esser usata come slogan dei partiti politici.

Le micro, piccole e medie imprese

L’acronimo PMI, pur riferendosi alle piccole e medie imprese, include anche le microimprese, aziende con meno di 10 dipendenti. Recentemente è entrato infatti anche in uso l’acronimo MSME (Micro, Small and Medium Enterprises).

Comparando i dati sull’uso delle TIC nelle PMI in Macedonia con i dati degli Stati dell’UE, si nota che in alcune aree le differenze sono forti, mentre in altre sono più attenuate. Tuttavia il settore delle microimprese in Macedonia è al momento completamente escluso da tutte le indagini sulla diffusione dell’uso delle TIC nelle imprese.

L’ultima indagine dell’Ufficio statistico statale della Macedonia, risalente al settembre 2010, offre dati dettagliati sulla diversa gamma di aspetti che riguardano l’uso delle TIC nelle aziende, ad esempio numero di computer, accesso a Internet, uso di pagine web, presenza di intranet, extranet e LAN, uso di EDI, Html, software per l’enterprise resource planning (ERP) e il customer relationship management (CRM), ecc.

Nelle note dell’indagine troviamo scritto che “le aziende con meno di 10 dipendenti sono escluse dai risultati riportati”. Probabilmente a causa dello scarso tasso di risposta (45,9%) delle 735 imprese coinvolte. Il campione di microimprese nella ricerca è tuttavia il più numeroso.

I dati riguardano dunque solo un minor numero di aziende presenti in Macedonia, il 7,3%. Infatti, secondo un altra indagine recente dell’Ufficio statistico, su un totale di 75.497 imprese attive nel Paese, 70.032 hanno meno di 10 dipendenti. In altre parole, il il 92,7%, delle imprese sono micro. A seguire 2.483 che si attestano tra 10 e 19 dipendenti, 1.568 tra 20 e 49, 1.211 tra 50 e 249, e le restanti 203 ne hanno più di 250.

Senza dati accurati sulle micorimprese, è quindi impossibile pianificare delle solide politiche e sviluppare programmi efficaci per promuovere l’uso da parte loro delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Un esempio di successo tra i giovani

Al contempo alcune delle aziende che puntano di più all’innovazione sono proprio microimprese e rivolte in particolare all’esportazione. Il ‘YES’ Business Incubator di Skopje ospita e sostiene società di giovani che operano ottimamente in ogni campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: dalla telefonia, alle applicazioni Android, al software per l’e-trade.

Il futuro

Un governo che dice di sostenere le PMI, dovrebbe farlo anche con le micro. Il governo macedone con il Programma per lo sviluppo dell’imprenditoria, competitività e innovazione delle PMI per il 2011, ha stanziato 1.050.000 dinari (circa 17.000 Euro) per dare sostegno agli incubatori aziendali che favoriscono la nascita di nuove imprese. Perfino il monumento più piccolo eretto a Skopje, costa almeno dieci volte tanto. Tuttavia è un inizio. Per fare di più bisognerebbe come prima cosa raccogliere dei dati accurati sull’uso delle TIC in un maggior numero di imprese. Solo basandoci su tali dati, si può iniziare a considerare una strategia specifica.

Commenta e condividi

La newsletter di OBCT

Ogni venerdì nella tua casella di posta