Ancora OGM in Albania
Ancora una nave contenente alimenti modificati geneticamente arriva nel porto di Durazzo. Gli ambientalisti albanesi sollevano accese proteste, ma il governo tace
Alcuni giorni fa (9 febbraio) è approdata nel porto di Durazzo una nave americana con un carico di diverse tonnellate di cibo geneticamente modificato. Non è la prima volta che in pochi mesi un bastimento battente bandiera statunitense giunga nel porto albanese con un carico di questo tipo. Già tre mesi fa, infatti, un’altra nave carica di alimenti di questo genere aveva svuotato la sua stiva contenente 6.000 tonnellate di OGM (organismi geneticamente modificati).
Il giorno successivo all’arrivo della nave, il giornale "Shekulli" in un articolo dal titolo "Il governo viola la legge sull’introduzione dei cibi geneticamente modificati", con sottotitolo "Il governo Albanese deve immediatamente sospendere lo sbarco della nave ‘Advantage’ e effettuare controlli" critica l’atteggiamento permissivo del governo di Tirana di fronte al secondo carico di cibo geneticamente modificato proveniente dagli USA.
Secondo il direttore esecutivo dell’associazione che si occupa di agricoltura organica, Lavdosh Ferruni, intervistato dal giornale, lo stato albanese ha violato la legge sulla introduzione di cibi di questo genere.
Questa dichiarazione è stata fatta dopo che la nave americana "Advantage" ha attraccato nel porto di Durazzo con un carico di 4.000 tonnellate di mais e 4.000 tonnellate di farina di soia geneticamente modificati. Secondo Lavdosh Ferruni questa quantità di cibo è arrivata in Albania nell’ambito del progetto Americano "Cibo in favore di progresso", diretto da IFDC (International Fertilizer Development Center) un’organizzazione americana che opera nel campo dell’agricoltura. "Lo sbarco di questo carico viola ripetutamente le leggi albanesi, chiamando alla responsabilità anche le autorità del paese" dice Ferruni.
Il direttore della associazione che si occupa di agricoltura organica spiega al quotidiano "Shekulli" che questo genere di cibo secondo la legge albanese sugli alimenti è qualificato come un prodotto nuovo, quindi necessita di essere sottoposto ad analisi prima di venire distribuito. Sempre secondo la legge albanese il Ministero dell’Agricoltura, il Ministero della Sanità e quello dell’Ambiente devono cooperare insieme per verificare i prodotti che entrano nel paese.
Ferruni denuncia la mancanza di queste analisi non solo nel caso concreto di cibo geneticamente modificato venuto dagli USA, ma in generale per i cibi di importazione che entrano in Albania. Secondo Ferruni le istituzioni statali albanesi devono agire in conformità alle leggi e, per questa ragione, devono immediatamente sospendere lo sbarco del carico e procedere con urgenza al controllo degli alimenti importati. Egli propone che durante questi controlli debbano essere coinvolti anche i rappresentanti dell’associazione dei consumatori e quelli dell’associazione dell’agricoltura organica.
Questo è il terzo carico arrivato in Albania dopo che i primi due sono arrivati nell’ottobre dell’anno scorso. Il Ministero dell’Agricoltura albanese ha detto che questo carico non è di sua competenza perché riguarda l’ambito di aiuti americani della IFDC, come una sorta di credito in favore degli agricoltori albanesi. Ma è bene ricordare che la legge su questo tipo di alimenti da un anno aspetta di essere approvata dal parlamento.
Jemin Gjana, che presiede la commissione parlamentare sull’agricoltura nel parlamento albanese ammette per la "TV KLAN" che non esiste ancora una legge in grado di impedire l’importazione di questo tipo di cibo.
Una cosa è certa, oltre alla mancanza delle leggi, come negli affari politici e militari, anche nella politica alimentare l’Albania non è in grado di dire neanche un timido "no" ad un carico di cibo proveniente dagli USA.
Sugli OGM nei Balcani vedi anche:
Albania: aiuti geneticamente modificati
Croazia: Organismi Geneticamente Modificati? No grazie
La Serbia e la soia transgenica