Albania: gli intellettuali “mettono in castigo” la classe politica
Un lettera-denuncia di 36 intellettuali contro i politici albanesi. "Così si rischia di perdere il treno dell’ integrazione europea".
In una lettera aperta, resa pubblica il 13 gennaio scorso, un gruppo di intellettuali ha denunciato il clima politico rissoso di questi ultimi mesi in Albania, che, a loro avviso, metterebbe a repentaglio l’integrazione del Paese nelle moderne democrazie occidentali. Lo ha reso noto il quotidiano Korrieri.
I trentasei firmatari hanno sollecitato la classe politica a smetterla con le inutili polemiche che non fanno altro che danneggiare il Paese, soprattutto alla vigilia dell’inizio delle negoziazioni per il Patto di Associazione e Stabilizzazione con l’Unione Europea. Ed i timori dei firmatari non sono privi di fondamento. Alla fine dello scorso anno, Doris Pack, deputata tedesca nel Parlamento europeo, ha affermato infatti che le negoziazioni con l’Unione Europea rischiano di essere posposte proprio a causa della crisi politica che attanaglia il Paese.
Nella lettera si fa allora appello alla Comunità Internazionale affinché riponga fiducia nel popolo albanese che gli intellettuali firmatari ritengono più maturo della classe politica che lo rappresenta.
"I comportamenti dei nostri politici, non importa a quale schieramento appartengano, rischiano di riportare l’Albania nel caos e di far perdere quel po’ che si era riusciti a costruire durante la seconda metà degli anni ’90" si scrive nel documento.
Cadono anche pesanti denunce ed i politici vengono accusati di essere solo legati al denaro ed al potere, di spingere l’intelligentia ad abbandonare il Paese e di essere legati a traffici criminali.L’intervento dei 36 intellettuali albanesi si conclude con un invito a concentrarsi sugli interessi primari del Paese "sarebbe tragico ed imperdonabile se permettessimo che sterili controversie tra i nostri politici facessero perdere il treno delle negoziazioni con l’UE".
Intanto, durante una recente visita di una delegazione della Commissione Esteri del Senato italiano in Albania, Tirana Fiorello Provera, presidente della stessa, ha dichiarato che ”uno degli obiettivi più importanti che ci e’ stato indicato dalle autorità albanesi, e’ l’accesso del loro Paese all’Europa, e noi crediamo che l’Albania meriti in questo l’aiuto dell’Italia”. ”Noi aiuteremo l’Albania a entrare in Europa – ha sottolineato Provera – e d’altra parte l’Albania può essere utile all’Italia per entrare nei Balcani”. Sul come fare a sostenere l’integrazione europea del Paese delle aquile, Provera ha ricordato che, al di là del consueto processo di sponsorizzazione politica, ”il miglior servizio che si può offrire ad un Paese amico e’ indicargli con la massima franchezza quali sono le condizioni minime che devono essere rispettate. Bisogna spiegare – ha proseguito – che l’Europa non e’ un Eldorado che offre solo benefici ma al contrario chiede sacrifici e offre opportunità"( Ansa Balcani).