Addio a Mirko Kovač

Si è spento ieri a Rovigno uno dei più grandi scrittori dell’area jugoslava, noto per le sue posizioni fortemente contrarie al nazionalismo.

Un altro pezzo di cultura jugo che se ne va. Un’altra colonna portante di quell’intellighenzia critica che negli anni Novanta non era scesa a patti coi regimi, che aveva lottato contro la degenerazione nazionalista.

Mirko Kovač è morto ieri all’età di 75 anni. Tra i più noti scrittori dell’area jugoslava, vincitore di numerosi premi letterari in Croazia, Serbia, Montenegro; tra i papabili per il Nobel della letteratura.

Montenegrino di nascita, aveva abitato a Belgrado, dove aveva studiato, fino alla salita al potere di Milošević per poi trasferirsi a Rovigno, in Croazia.

Si è sempre considerato uno scrittore montenegrino, serbo, croato e bosniaco con l’intenzione di prendere le distanze dai vari nazionalismi e rimarcare la comune base culturale dei popoli della regione.

Da poco è stata stampata l’opera omnia di Kovač in un’edizione di 12 tomi. In italiano è uscito il suo ultimo lavoro, La città nello specchio, edito da Zandonai.

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Brevi

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