Addio a Džamonja

E’ morto ieri a Zagabria, all’età di 81 anni, Dušan Džamonja. Scultore, è stato uno dei principali esponenti della scena artistica della Jugoslavia socialista e poi della Croazia. Al centro della sua opera il tema della memoria e il ricordo delle vittime delle guerre. I materiali prodotti da Osservatorio sull’artista

15/01/2009, Nicole Corritore -

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Dušan Džamonja (foto A. Rossini)

"Ho accolto con grande dolore la morte di Dušan Džamonja. L’ambiente artistico croato perde uno dei più grandi geni del XX secolo. Per lunghi anni ha creato in maniera continuativa e con zelo. La sua attività è stata coronata da numerosi premi e le sue opere sono state rappresentate in Europa e nel mondo. Le sue opere testimoniano la durevole ricchezza della scena artistico- figurativa croata, nella quale il suo nome è iscritto a grandi lettere". Queste le parole del premier croato Ivo Sanader, commentando la notizia delle morte di Dušan Džamonja, deceduto ieri a Zagabria, all’età di 81 anni.

Nato a Strumica, in Macedonia, nel 1928, Džamonja aveva concluso gli studi superiori a Belgrado per diplomarsi poi all’Accademia di Belle Arti di Zagabria, nel 1951. La sua prima mostra indipendente risale al 1954. Da allora ne ha tenute moltissime sia nel paese di origine che all’estero. La sua affermazione sulla scena internazionale è stata immediata, grazie al suo personale stile scultoreo segnalato nelle antologie europee di scultura moderna e contemporanea.

Tra le sue mostre personali a livello internazionale vanno ricordate: 1961, Galleria Charles Lienchardt, Zurigo; 1964, Galleria Odyssia, Roma; 1973, Kunstverein, Düsseldorf; 1975, Rotonda di via Besana, Milano; 1977, Galleria Due Torri, Bologna; 1987, Moderna Galerija, Ljubljana e BP Gallery, Bruxelles; 1998, Place Vendôme, Parigi; 1999, Praça do Comércio, Lisbona. Sue opere sono esposte in diversi musei e gallerie nel mondo, tra i quali il MoMa – Museo d’Arte Moderna di New York e la Tate Gallery di Londra. Durante la sua lunga carriera è stato insignito di diversi premi, sia in patria sia all’estero, come ad esempio il primo premio Morgan di Rimini (1961), il secondo premio alla Biennale del 1963 tenutasi a San Marino e il Premio Rembrandt (Fondazione Goethe, Basilea) nel 1977.

Lungo la sua carriera decennale ha progettato e realizzato numerosi monumenti costruiti in memoria delle vittime della Seconda Guerra Mondiale e dei deportati nei campi di concentramento. Tra i più importanti ricordiamo il monumento di Mrakovica, sul monte Kozara, in Bosnia Erzegovina, e il memoriale-ossario di Barletta (Italia) dedicato ai soldati jugoslavi caduti durante le due guerre mondiali. L’ultimo suo monumento, eretto a Zagabria presso il cimitero monumentale Mirogoj, è dedicato alla memoria delle vittime della guerra degli anni novanta e denominato "Zida boli" (muro del dolore).

Dušan Džamonja è stato intervistato da Osservatorio Balcani e Caucaso lo scorso 20 giugno 2007 a Vrsar, in Croazia. E’ uno dei protagonisti del documentario "Il Cerchio del ricordo – Krug sjećanja ", che Osservatorio Balcani e Caucaso ha realizzato nell’ambito del progetto sui Memoriali del XX secolo in ex Jugoslavia, sostenuto dalla Direzione Generale dell’Istruzione e della Cultura della Commissione europea.

Vai alle nostre interviste con Dušan Džamonja:

L’arte di Dusan Dzamonja (I)

L’arte di Dusan Dzamonja (II)

Vai alla presentazione del documentario Il cerchio del ricordo

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