A Srebrenica, marciare per la pace
Nel 2005 marciarono in poche centinaia, tra superstiti e familiari delle vittime. Quest’anno sono stati quasi settemila i partecipanti alla "Marš mira" (Marcia della pace), lungo quella che nel luglio del 1995 fu una marcia della morte. Si tiene ogni anno, in concomitanza della commemorazione dell’11 luglio a Srebrenica in memoria delle vittime del genocidio perpetrato su bosniaco-musulmani dalle forze militari serbo-bosniache di Ratko Mladić. Foto di © Barbara Pasquariello , testi di Nicole Corritore
La marcia percorre in senso contrario un lungo tratto del cammino tra i boschi che fecero migliaia di persone in fuga da Srebrenica per cercare di mettersi in salvo nel territorio “libero” di Tuzla, controllato dall’Armija BiH. La colonna venne presa di mira dai militari serbo-bosniaci, in migliaia vennero uccisi e i loro corpi occultati in fosse comuni.
Partiti martedì 8 luglio da Nezuk, hanno percorso quasi 100 km per arrivare a Srebrenica il pomeriggio del 10 luglio al Memoriale di Potočari . Accanto a superstiti e familiari, associazioni e singoli provenienti da tante città della Bosnia Erzegovina, hanno marciato centinaia di persone provenienti da paesi della regione, paesi europei ed extraeuropei.
Poche ore prima dei marciatori, sono inoltre arrivati al Memoriale di Potočari-Srebrenica i maratoneti della “Ultramaraton Mira Vukovar-Srebrenica” di 227 chilometri, i corridori della "Super maraton Bihać-Srebrenica", centinaia di motociclisti della “International Moto Marathon” e più di trecento della “Biciklistički maraton Bihać-Srebrenica”.
Per non dimenticare, camminare spalla a spalla con i superstiti, partecipare al dolore dei familiari delle vittime. E per lanciare un appello: fate che quel "mai più" non rimanga una parola vuota.
Sulla commemorazione dell’11 luglio scorso, si veda "Srebrenica, una ferita aperta"






















