A Mostar la settima edizione del festival interculturale
Si è svolta dal 12 al 21 luglio la settima edizione del Festival interculturale. A Mostar si sono riuniti giovani di molti Paesi europei.
"La novità del Festival di quest’anno" afferma Pristina Coric, dell’organizzazione MIFOC (Mostar Intercultural Festival Organizing Committee) "è che il festival è stato organizzato secondo tre grandi aree tematiche. La prima è chiamata Eko, la seconda Senza confini e la terza Senza armi. Quindi ecologia, libertà di movimento e cittadinanza ed infine disarmo. Tre questioni chiave per i Balcani di oggi".
"Ogni giovane artista, bosniaco o straniero, si è quindi confrontato con queste tematiche" continua Pristina "e cambierà anche l’ambientazione degli spettacoli. Ogni giorno gli spazi dell’azione artistica sono mutati ed è stata una nuova dimensione per il Festival. Al fianco degli artisti vi saranno attivisti di ONG ed associazioni pronti a stimolare il dibattito sulle tematiche affrontate".
Al festival hanno partecipato i rappresentanti di quattordici paesi europei. Sono rappresentati tutti i paesi dell’ex-Jugoslavia ma poi ragazzi e ragazze sono venute dalla Francia, dalla Spagna, dall’Italia, dalla Repubblica Ceca, dalla Danimarca e dai Paesi Bassi.
Concerti si sono alternati a video-proiezioni, a spettacoli di teatro, a mostre fotografiche ed a tavole rotonde.
Quest’anno il Festival ha parzialmente "abbandonato" le strade di Mostar lungo le quali si era svolto nelle passate edizioni per "appropriarsi" del circolo Abrasevic. Si tratta di un vecchio centro culturale attivo prima della guerra e poi pesantemente distrutto nel 1993. Un paio di mesi fa una rete di associazioni giovanili ha proposto la sua risistemazione per poterlo utilizzare per le proprie attività. Dopo una difficile trattativa le autorità locali hanno infine dato il loro avvallo all’iniziativa. Le associazioni hanno poi trovato parte dei finanziamenti necessari all’inizio dei lavori e si sono fatte carico di una prima risistemazione sommaria. Questo ha permesso che già alcuni spettacoli del Festival si potessero svolgere all’interno del Centro. "Prima ancora della ricostruzione fisica è iniziata la sua ricostruzione spirituale", è il commento di alcuni ragazzi protagonisti dell’iniziativa.
Anche quest’anno i principali organizzatori del Festival sono stati il MIFOC, e poi l’Alternativni Institut, Maldi Most, Skart, Crams, RAI ed altri.