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Campi patriottici russi, un nuovo articolo

Giovani che ballano al suono di canzoni pop-dance patriottiche, ragazze che fanno ginnastica di fronte a enormi ritratti di Putin e Medvedev, sveglia con l’inno nazionale russo a tutto volume… questo e molto altro avevo raccontato con parole e fotografie sul sito di Osservatorio dopo aver partecipato a campi giovanili patriottici organizzati dal governo russo a Seliger e Mashuk un paio di estati fa.

In quegli articoli (con foto, da Seliger e Mashuk), avevo raccontato le caratteristiche principali della vita in questi campi e il contesto in cui venivano organizzati. Non era stato però possibile includere una miriade di dettagli utili a comprendere più a fondo la natura di queste iniziative, né un’analisi approfondita del fenomeno.

Tutto questo ha trovato spazio in un Occasional Paper pubblicato (in italiano) sul sito di Osservatorio qualche mese fa e dedicato nello specifico a Mashuk, campo con partecipanti esclusivamente provenienti dal Caucaso, ed ora in un lungo articolo pubblicato (in inglese) pochi giorni fa sulla rivista The Anthropology of East Europe Review , in cui si presenta sia Seliger (principale campo giovanile russo), sia Mashuk.

Autocito la conclusione dell’articolo: "Campi giovanili come Seliger e Mashuk sono buoni esempi delle contraddizioni della Russia di oggi. Impegni e dichiarazioni a favore di apertura, innovazione e sviluppo espressi ripetutamente dagli organizzatori dei campi e dalla leadership del Paese si scontrano con una realtà caratterizzata dalla mitizzazione del "leader nazionali", inefficienze sistemiche, forte centralizzazione e una scarsa distinzione tra istituzioni statali, il "tandem" Putin-Medvedev, il partito al governo e organizzazioni giovanili pro-governative."

 

LINK: The Anthropology of East Europe Review

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