Presidenziali in Serbia, lo strapotere di Vučić
Ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali in Serbia. Campagna dove non si sono risparmiati i colpi più bassi, attacchi alle famiglie e alle consorti dei candidati, minacce fisiche e verbali… Una campagna per le presidenziali che si è trasformata in uno spazio di lotta aperta, con un lottatore che la sta facendo da padrone, essendo in posizione di vantaggio: è il leader del partito che guida il governo ed è il primo ministro. La sua presenza sui media nazionali è stata schiacciante rispetto a quella degli altri candidati, ma la ciliegina sulla torta, si sa, è riservata al gran finale, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.
Non bastava aver messo guardie private a controllare i manifesti elettorali del candidato Aleksandar Vučić, macché, si è andati oltre! Questa mattina la maggior parte dei quotidiani serbi è uscita in edicola con una sovracopertina di reclame elettorale. La foto qui sopra è esplicita e non servono grandi parole per spiegare quest’operazione di marketing politico-elettorale. Resta il fatto che una foto così fa riflettere sul ruolo dei media, quanto meno di buona parte di essi, nella Serbia di Vučić. Gli unici due quotidiani nazionali a non essere avvolti dalla pubblicità elettorale di AV sono stati Danas, ormai un baluardo della informazione libera in Serbia che ovviamente ha rifiutato di prestarsi al gioco, e Informer al quale non serve nessuna sovracopertina di supporto a Vučić perché il supporto glielo presta quotidianamente, essendo il tabloid serbo più vicino alle posizioni del premier.
In ormai venti anni che faccio questo lavoro e che mi occupo di questi paesi, è la prima volta che vedo una cosa del genere. Non posso non pensare che dato che AV si è giocato molto candidandosi per le presidenziali, forse un po’ di paura di non farcela al primo turno (come vorrebbe), ce l’ha.
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -