Tutti i quotidiani croati del 12 dicembre informano dell’incontro tra la delegazione del governo guidata dal primo ministro Ivica Racan e la presidenza della Conferenza Episcopale croata guidata dall’arcivescovo Josip Bozanic. Purtroppo non vi sono particolari sull’incontro.
Soltanto il giorno seguente il primo ministro ha dichiarato che il governo rispetterà anche in futuro tutti gli obblighi provenienti dal concordato tra Santa Sede ed il governo croato allora guidato da Tudjman. Ivica Racan ha inoltre aggiunto che i membri del governo attuale non lasceranno il potere da arricchiti (come i ministri del governo precedente). Questo in risposta ad alcune prese di posizione della Conferenza Episcopale nelle quali si denunciava la corruzione in cui era caduto il Paese.
Dal canto suo, il rappresentante della chiesa cattolica, il vescovo Mile Bogovic, ha precisato in un’intervista rilasciata a Jutarnji list (13.12) che l’oggetto della recente critica episcopale non era il governo attuale. Sembra che l’incontro abbia stabilito una tregua tra governo e vescovi.
Tag:
Articoli recenti
- GIUSTIZIA
È un’estate difficile quella del 2025 per i politici moldavi che hanno legami con il Cremlino. Il 9 luglio al sindaco di Chișinău Ion Ceban è stato vietato l’ingresso in Romania e nell’area Schengen per “ragioni di sicurezza nazionale”. Il 22 luglio, invece, Vladimir Plahotniuc è stato arrestato in Grecia mentre faceva scalo verso Dubai
31/07/2025, fmartino - Chișinău