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Leyla e Arif Yunus rifugiati in Olanda
Leyla e Arif Yunus, due tra i principali attivisti per i diritti umani in Azerbaijan, il 19 aprile scorso sono arrivati in Olanda dopo che le autorità di Baku hanno permesso loro di lasciare il paese.
Leyla e Arif Yunus, due tra i principali attivisti per i diritti umani in Azerbaijan, il 19 aprile scorso sono arrivati in Olanda dopo che le autorità di Baku hanno permesso loro di lasciare il paese.
Leyla Yunus e Arif Yunus sono stati condannati nell’agosto del 2015 rispettivamente a 8 anni e mezzo e 7 anni di prigione per supposte “frodi fiscali”. Ma sia gli attivisti nel paese che le principali organizzazioni che in ambito internazionale difendono i diritti umani hanno denunciato il processo e la condanna come motivati politicamente.
Nell’accogliere il loro arrivo in Olanda, dove richiederanno asilo politico, il ministro degli Esteri Bert Koenders ha affermato che “hanno messo la loro sicurezza e la loro felicità in pericolo per lottare per la democrazia e i diritti umani”.
Alla fine del 2015 a Leyla e Arif Yunus erano stati concessi gli arresti domiciliari per il loro cattivo stato di salute ma le autorità azere avevano vietato loro l’espatrio.
Ad accoglierli all’aeroporto la figlia Dinara, che aveva recentemente partecipato a Roma ad un incontro promosso da Amnesty International assieme alla Federazione italiana dei giornalisti (Fnsi) ed al quale aveva partecipato anche il nostro collaboratore Simone Zoppellaro. L’incontro era stato un’occasione per fare un punto sul rispetto dei diritti umani in Azerbaijan.
Sono ancora molti gli attivisti, giornalisti ed esponenti dell’opposizione all’attuale governo che rimangono incarcerati in Azerbaijan e che le principali organizzazioni internazionali che si battono per i diritti umani ritengono essere prigionieri politici.
Brevi
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