Attraverso trenta fumetti e un lungo racconto autobiografico, Aleksandar Zograf ci trasporta all’interno della Seconda guerra mondiale, non limitandosi al contesto serbo ma aprendosi ad una prospettiva transnazionale ed europea. Partigiani, nazisti e collaborazionisti locali, ma anche donne e uomini comuni o poeti che hanno in qualche modo tentato di opporsi al destino di «vittime», rimanendo fedeli al proprio ruolo di artisti in un contesto di morte e assenza di speranza. Racconti che grazie al loro messaggio universale sono in grado di raggiungere un ampio pubblico di lettori provenienti da ogni parte del mondo. Il nuovo libro di una delle grandi voci del graphic journalism contemporaneo.
Aleksandar Zograf, pseudonimo di Saša Rakezić, è nato nel 1963 a Pančevo (Vojvodina, Serbia). Autore di numerosi lavori pubblicati in tutto il mondo. In Italia si afferma nel 1999 con Lettere dalla Serbia, cronaca quotidiana dei bombardamenti della NATO. Segue lo stesso anno Psiconauta e nel 2001 Saluti dalla Serbia. Successivamente arrivano (C’è) Vita nei Balcani?, il dittico Appunti – Un anno con Aleksandar Zograf e Abramacabra (su testi di Francesca Faruolo ed Emanuele del Medico). Nell’ultimo decennio sono apparse in due volumi le raccolte Segnali e Storie.
I fumetti di Zograf appaiono in Serbia sulla rivista belgradese «Vreme» e in Italia su «Internazionale» nonché sul portale «Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa». Nel 2019 ha presentato al Trieste Film Festival il docufilm d’animazione L’ultima avventura di Kaktus Kid, in cui indaga attorno alla figura di Veljko Kockar, geniale fumettista serbo del periodo prebellico condannato a morte dopo la liberazione di Belgrado dell’ottobre 1944.
Il quaderno di Radoslav e altre storie della II guerra mondiale è la nuova raccolta di tavole pubblicata dalla casa editrice torinese 001 Edizioni in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e Confluenze.
L’incontro con l’autore sarà guidato da Eugenio Berra (curatore del libro, Confluenze) e Marco Abram (autore della prefazione, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa), con la traduzione della professoressa Marija Bradaš.
Accesso con green pass. Richiesta la prenotazione, compilando questo modulo .
INFO:
Venezia legge i Balcani
e-mail: venezialeggeibalcani@gmail.com
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