Turchia

Cerniera tra oriente ed occidente ed erede di civiltà millenarie. E poi per tutto il ‘900 la Turchia ha lo sguardo puntato al cuore dell’Europa. Un rapporto di centrale importanza ancora oggi, mentre il paese cresce economicamente e si afferma sulla scena interazionale. Per saperne di più naviga questo fotoracconto

Questo fotoracconto, originariamente parte della sezione "Racconta l’Europa all’Europa", è stato aggiornato alla primavera 2016 grazie al Modulo Jean Monnet The EU and the political development in South-East Europe/EUSEE

La Repubblica turca è fondata nel 1923 da Mustafa Kemal Atatürk, leader del movimento nazionalista dei "Giovani turchi”. Atatürk punta a una modernizzazione sul modello europeo occidentale. La Turchia non partecipa alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1945 le prime elezioni democratiche, ma instabilità politica e colpi di stato segnano il secondo dopoguerra. Nel 1974, dopo un colpo di stato pro-greco a Cipro la Turchia interviene a fianco della minoranza turco-cipriota. L’esercito di Ankara occupa quella che diviene la repubblica di Cipro nord, riconosciuta solo dalla Turchia. Nel 1984 parte il conflitto coi militanti curdi del PKK. Solo a fine anni ’80 si avvia un processo di  riforme necessarie per entrare nell’UE.

Nella foto: banconota con il ritratto di Ataturk / Shutterstock.com

Al 2012 la popolazione del paese era di 75.627.384 abitanti, ¾ dei quali residenti nelle città. La minoranza curda costituisce il 20% circa e un altro 12% è costituito da circassi, armeni, greci ed ebrei. Nel 1915-16 la comunità armena, accusata di connivenza col nemico russo dal governo dei "Giovani turchi" fu sottoposta a genocidio, e oggi costituisce una piccola minoranza. Sono più di 40 mila i morti dovuti al conflitto tra l’esercito turco e il Partito dei lavoratori del kurdistan (PKK), scoppiato nel 1984 per l’autonomia del sud-est del paese a maggioranza curda.

Nella foto: ragazzi in centro ad Istanbul / Shutterstock.com

Nella provincia di Kastamonu si continua a coltivare la più antica tipologia di grano esistente, il Triticum monococcum, "siyez" in turco. E’ un cereale con particolari qualità nutritive e un’alta quantità di proteine. La coltivazione del monococco è andata via via calando perché poco redditizia: la pianta cresce però anche dove i moderni ibridi non produrrebbero quasi nulla, in terreni poveri, aridi, climaticamente difficili. Questa è la ragione per cui in Kastamonu oltre 900 agricoltori continuano a coltivarlo ed a ricavarne il bulgur, un ingrediente della cucina quotidiana turca.

Nella foto: il siyez / Slowfood

Pamukkale, “castello di cotone” in turco, è situata a sud-ovest della penisola anatolica, nella provincia di Denizli. Le vasche bianche, che sembrano coperte di neve, sono l’effetto delle numerosi fonti termali, che sgorgano dalla montagna e rilasciano sedimenti di calcare e travertino. L’acqua termale, usata fin dall’antichità per i suoi effetti curativi, ha temperature che vanno dai 35°C ai 100°C. Il sito è oggi patrimonio dell’UNESCO, insieme alla città di Hierapolis, città sacra fondata nel II sec. a.C. da Eumene II, re di Pergamo, sulla sommità del bianco castello. Qui si possono ancora visitare le rovine delle antiche terme, dei templi e dei monumenti greci.

Nella foto: Pamukkale, Turchia / Shutterstock.com

La Turchia (783.562 kmq) è un paese euroasiatico, costituito dalla penisola anatolica in Asia occidentale, e che si estende per una piccola parte nella regione della Tracia orientale in Europa sud-orientale. Confina a nord col Mar Nero, a nord-est con la Georgia, ad est con l’Armenia, l’Azerbaijan e l’Iran, a sud con la Siria, l’Iraq e il Mar Mediterraneo, ad ovest con il Mar Egeo e a nord ovest con la Grecia e la Bulgaria. La sua capitale è Ankara (4.300.000 abitanti) ma la città più grande è Istanbul (13.900.000 abitanti) e la terza città è Smirne. La moneta ufficiale è la Nuova Lira Turca.

Nella foto: una mappa della Turchia / Shutterstock.com

Il paese collega Europa e Asia con gli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli. L’Anatolia è un ampio altipiano delimitato da grandi catene montuose che vanno da est a ovest: i Monti del Ponto a nord e i Monti del Tauro a sud. Sul Monte Ararat, il più alto del paese, si dice sia approdata l’arca di Noè. Nascono in Turchia i fiumi Tigri ed Eufrate, culla della civiltà mesopotamica, Paesaggio particolarmente suggestivo è quello della Cappadocia che, per la sua particolare configurazione orografica, offre scorci quasi lunari.

Nella foto: Cappadocia / Shutterstock.com

La Repubblica fondata da Atatürk guarda fin da subito all’Europa come principale modello di sviluppo di istituzioni moderne. Inizia nel 1963 un percorso graduale di unione doganale con l’allora Comunità Economica Europea. Nel 1987 Ankara presenta la domanda formale di adesione alla CEE. La candidatura turca viene accolta nel 1999, mentre i negoziati per l’adesione iniziano solo nel 2005. L’ultimo decennio ha visto l’implementazione di importanti riforme da parte della Turchia. La lentezza del processo e l’ostilità incontrata in alcuni paesi dell’UE, stanno però portando alla progressiva perdita d’interesse di cittadini ed istituzioni turche nei confronti dell’UE.

Nella foto: Uno dei ponti che collegano la parte asiatica della Turchia a quella europea / Shutterstock.com

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