Serbia |  | Cronaca

Ambasciatore serbo suicida a Bruxelles

La morte inaspettata e improvvisa di Branislav Milinković, ambasciatore serbo presso la Nato, ha sconvolto la Serbia intera

Una notizia shock ha atteso l’opinione pubblica serba questa mattina. Tra i primi a informare il pubblico il quotidiano belgradese Blic: “L’ambasciatore della Serbia presso la NATO si è suicidato”. Le notizie corrono in fretta e l’inaspettata morte di Branislav Milinković fa subito il giro della rete. Secondo le informazioni riportate dai media serbi, Branislav Milinković si è suicidato la sera di martedì 4 dicembre all’aeroporto di Bruxelles, dopo aver accolto la delegazione serba giunta in Belgio per un meeting della Nato.

Secondo le testimonianze Milinković, dopo aver accolto la delegazione e dopo che i funzionari serbi sono saliti sulle rispettive auto, si è improvvisamente diretto verso le barriere di protezione del garage, le ha scavalcate e si è buttato nel vuoto verso i piani inferiori del parcheggio, sotto gli occhi di Zoran Vujić, assistente del ministro degli Esteri serbo.

Alcuni colleghi dell’ambasciatore, che hanno chiesto di rimanere anonimi, hanno riferito ai giornalisti che Milinković ieri era tranquillo e che aveva scherzato e chiacchierato con tutti. Nessuno era al corrente di motivazioni private o professionali che potessero spingere Milinković ad un atto del genere.

L’ambasciatore serbo era conosciuto per essere un brillante diplomatico e una persona di tutto rispetto. Era stato nominato ambasciatore presso la Nato a Bruxelles nel 2009, dove dal 2004 aveva ricoperto il ruolo di inviato speciale dell’allora Unione di Serbia e Montenegro presso la Nato. Prima ancora era stato rappresentante della Serbia presso la missione dell’OSCE e delle Nazioni Unite.

Ambasciatore dal 2000, Branislav Milinković è autore di numerose pubblicazioni riguardanti le relazioni internazionali, diritti umani e sicurezza. È stato anche collaboratore delle riviste International Politics e European Legislation.

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