Missili in viaggio

Il comando delle forze NATO ha annunciato che le manovre per il dispiegamento delle batterie di missili Patriot in Turchia hanno avuto inizio. Stati Uniti, Germania e Olanda stanno avviando il trasporto dei contingenti per via aerea e marittima.

Ankara ne aveva fatto richiesta all’Alleanza Atlantica negli ultimi giorni di novembre, preoccupata da un possibile dilagare del conflitto che da mesi stravolge la Siria. 

Scopo dei temibili  Patriot, è di respingere un eventuale attacco missilistico della Siria contro la Turchia e impedire l’escalation del conflitto. All’interno dell’Alleanza, solo Usa, Germania e Olanda dispongono di questi missili nel proprio arsenale e quindi saranno principalmente i militari tedeschi e olandesi a lavorare nelle basi turche poiché i soldati turchi non sono in grado di manovrarli.

Nell’opinione pubblica tedesca si è subito acceso il dibattito in merito a questa missione al confine siriano. In primo luogo si teme l’uso delle armi chimiche da parte delle forze di Assad. La rivista settimanale Der Spiegel già nel dicembre scorso riportava l’esito di un sondaggio  sulla decisione di inviare soldati tedeschi al confine siriano. Il 59 percento degli intervistati si è dichiarato contrario contro il 36 percento di favorevoli.

L’organizzazione Rostocker Friedensbündnis ha inviato una lettera aperta all’associazione dei lavoratori portuali di Lubecca-Travemünde esortandoli ad opporsi al caricamento sulle navi dei missili. Il trasporto dei mezzi militari partirà infatti dal porto tedesco per raggiungere il porto turco di Iskenderun il 21 gennaio prossimo.

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