La giornata delle fasce bianche
Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager, più di 3 mila uccisi.
Dal 2013, ogni 31 maggio si tiene a Prijedor e in altre città europee, la "Giornata internazionale delle fasce bianche", per manifestare contro ogni discriminazione.
Un appello a non dimenticare, espresso anche dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović: "Commemoriamo le migliaia di vittime, inclusi 102 minori, uccisi a Prijedor nel 1992. Accanto al sostegno dei difensori dei diritti umani della Comissione del Coe nel preservare la memoria delle vittime, mi appello alle autorità locali affinché portino a compimento la realizzazione del monumento in memoria dei bambini uccisi".
Anche a Trento, dove quest’anno, causa pandemia, non si è potuti scendere in piazza, i promotori locali dell’iniziativa hanno manifestato la loro vicinanza attraverso un breve video.
Beatrice Taddei Saltini dell’Associazione 46^ Parallelo, Massimiliano Pilati del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Maurizio Camin di Trentino con i Balcani insieme a Edvard Cucek ci raccontano il senso e la voglia di esserci – insieme – in questa giornata, testimoni di una memoria da coltivare.
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -