Elezioni in Macedonia del Nord: vittoria incerta di Zaev

Vincono i socialdemocratici, ma il futuro della Macedonia del Nord resta incerto. Dopo lo spoglio di quasi il 90% delle schede, il partito dell’ex premier Zoran Zaev è primo con poco più del 36% dei voti, ma il centro-destra della VMRO segue vicina con circa il 35% delle preferenze.

La risicata vittoria non garantisce quindi ai socialdemocratici una maggioranza nel parlamento di Skopje e lascia la creazione del futuro governo a difficili negoziati con i partiti della minoranza albanese come l’Unione democratica per l’Integrazione, che con poco più del 10% emerge come terzo partito da queste consultazioni.

Sempre in campo albanese, la coalizione tra l’Alleanza per gli albanesi e il movimento "Alternativa" ha raccolto poco meno dell’8% dei voti.

Le prospettive politiche del paese restano quindi incerte, visto che sia socialdemocratici che centro-destra hanno la possibilità di guidare il prossimo esecutivo, che dovrà gestire nell’immediato le conseguenze sociali ed economiche della pandemia da coronavirus, e nel medio periodo l’apertura dei primi capitoli negoziali con l’Unione europea.

Nonostante la soluzione della disputa del nome con la Grecia – queste erano le prime elezioni tenute sotto la nuova denominazione ufficiale di “Macedonia del Nord” – e l’ingresso ufficiale nella NATO, il giudizio dei macedoni sull’operato politico di Zaev resta quindi polarizzato e diviso.

L’affluenza alle urne si è fermata al 50%, soprattutto a causa dell’epidemia di coronavirus che continua a colpire pesantemente il paese. Il voto, già programmato per aprile e rimandato a causa del COVID19, è stato tenuto tra misure eccezionali per garantire la sicurezza e la salute degli elettori.

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Brevi

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