Nato a Peć/Peja nel 1948, il suo primo libro, la raccolta di racconti brevi “Porodično vreme” (Family time), è stato pubblicato nel 1973. Tra il 1973 e il 1994 ha lavorato per diverse case editrici di Belgrado e Novi Sad.
Di origini ebraiche, come presidente dell’associazione ebraica serba dal 1992 si è adoperato per aiutare gli ebrei rimasti intrappolati nella Sarajevo assediata. Dal 1994 al 2012 ha vissuto a Calgary in Canada, per poi tornare a Belgrado.
Dagli anni Ottanta in poi la sua produzione letteraria è stata molto intensa e i suoi libri sono stati tradotti in 21 lingue. Tra i primi libri tradotti in italiano troviamo “Il buio” (Salento Book, 2002, uscito in originale nel 1997, e ripubblicato da Besa nel 2020), “Goetz e Mayer” (Einaudi, 2006), e poi una serie pubblicata dalla casa editrice Zandonai (“L’esca” – 2008, “Zink” – 2009, “Ludwig – 2010, “Sanguisughe” – 2012).
Diversi i premi ottenuti, a partire nel 1982 con il Premio Andrić per il romanzo “Opis smrti”, fino al premio NIN – dedicato alla migliore opera pubblicata in lingua serba – al romanzo “Mamac” nel 1996 e l’ultimo nel 2022, il premio internazionale per la letteratura “Aleksandar Tišma”.
Traduttore di tantissimi racconti, romanzi e saggi di autori americani, britannici, austriaci e canadesi – tra i quali Saul Bellow, Vladimir Nabokov, Margaret Etvud, Isaac Bashevis Singer, Thomas Ruggles Pynchon – e vari testi teatrali.
Dalla nostra sezione "Libreria" alcune recensioni e copertine:
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -