Serbia e Montenegro, l’Unione è lenta

Secondo il presidente del parlamento montenegrino e il leader del partito serbo G17 plus, sarebbe meglio che le due repubbliche tentassero un avvicinamento alla UE in modo separato. Non la pensa così Javier Solana

08/08/2003, Tanja Bošković - Podgorica

Nei giorni scorsi, il presidente del Parlamento montenegrino e del partito Socialdemocratico (il secondo partito della coalizione governativa), Ranko Krivokapic, ha parlato con il leader del partito serbo G17 plus Miroljub Labus. La conclusione principale del loro discorso è che il framework attuale dell’Unione statale della Serbia e del Montenegro (SM) non è la migliore soluzione per un rapido ingresso nell’Unione Europea.

"Considero che sia meglio che entriamo separatamente nell’UE perché i sei mesi precedenti ci hanno mostrato che il modello esistente non funziona e rallenta l’integrazione. Se insieme possiamo entrare più velocemente nell’UE va bene, ma non credo sia così. Non sono ottimista e penso che sia meglio che troviamo una soluzione razionale che consenta ad entrambi gli stati un ingresso separato", ha detto Labus.

Labus è comunque uno dei firmatari dell’Accordo di Belgrado, che rappresenta la base dell’Unione statale della Serbia e Montenegro. Sulla questione del perché ha cambiato la sua posizione iniziale, che allora era piuttosto diversa, Labus spiega che dopo un anno e mezzo si vede chiaramente che l’Unione non funziona. "Ci sono stati molti compromessi da entrambe le parti, ma i risultati dimostrano che dalla strada veloce verso l’UE, l’Unione di Serbia e Montenegro è finita sulla strada di un’entrata più lenta. Uno degli indicatori che dimostra che il modello statale non funziona, Miroljub Labus lo individua nel fatto che la scadenza per l’adattamento delle costituzioni delle repubbliche al Documento costituzionale è trascorsa senza che sia stati raggiunti dei risultati concreti. Come secondo indicatore ha menzionato i 56 prodotti fondamentali del Piano di Azione per la armonizzazione dei sistemi economici, i cui tassi doganali sono rimasti non armonizzati.

Labus ha commentato le stime del Presidente della SM, Svetozar Marovic, e del Premier della Serbia, Zoran Zivkovic, secondo i quali è ragionevole aspettarsi l’ingresso della SM nell’Unione europea nell’anno 2007.

"Per entrare nell’UE dovrebbe esistere una volontà politica ed un consenso nazionale. Tutto quello che contribuisce alla creazione di queste cose è positivo, ma non è saggio promettere cose che non sono reali. Se qualcuno rivendica l’ingresso nell’UE nel 2007 e Chris Patten nella sua lettera dichiara che il primo accordo può entrare in vigore nel 2008, questo non può contribuire alla creazione della volontà politica. Il problema non è quando entriamo nell’UE, ma piuttosto se facciamo vedere ai cittadini un miglioramento ogni giorno, un passo avanti regolare verso l’Unione europea. In questo modo la gente avrà pazienza. Allora, la cosa importante è un progresso quotidiano e la velocità sarà dipendente dalle condizioni concrete" ("Vijesti", 5 agosto)

Ranko Krivokapic, è stato intervistato da "Monitor" (7 agosto) e nell’intervista ha espresso le sue opinioni sulla conversazione avuta con Labus. "Si tratta di un politico di orientamento europeo, uno dei più rispettabili della Serbia, che è pure il presidente del partito che secondo gli ultimi sondaggi dell’opinione pubblica si trova ai tre primi posti. È sicuro che dopo le prossime elezioni parlamentari in Serbia, il G17 sarà il partner politico delle autorità politiche nel Montenegro. Poi, anche se prima Labus era favorevole alla federazione, nel frattempo ha capito che la Serbia ed il Montenegro nell’UE potrebbero entrare prima come due stati indipendenti. Lui è una delle persone che crede che la Serbia ed il Montenegro possano decidere del proprio futuro con calma e su basi razionali, invece che secondo le emozioni, che ci hanno bloccato per anni".

Nella stessa intervista Ranko Krivokapic considera che anche il summit di Salonicco ha mostrato che alla SM non verrà data l’opportunità di entrare n’Unione Europea velocemente. Il presidente del parlamento montenegrino comunque crede che la questione statale della Serbia e del Montenegro si risolverà prima della scadenza dei tre anni prevista con l’accordo di Belgrado. Secondo Krivokapic la situazione sarà risolta subito dopo le elezioni parlamentari della Serbia, che prevede per la primavera 2004.

Malgrado le dichiarazioni di uno dei firmatari dell’Accordo di Belgrado, Miroljub Labus, secondo il quale l’Unione statale della Serbia e del Montenegro non ha futuro, il creatore dell’accordo, l’Alto rappresentante della UE per le relazioni estere, Javier Solana, per "Vijesti" (7 agosto) dichiara di essere ottimista e crede ancora nella sua creazione. "Sono cosciente che alcune scadenze per l’implementazione del Documento costituzionale non sono state rispettate. D’altra parte ci sono molti passi positivi. Per esempio, recentemente il Consiglio dei Ministri dell’UE ha mostrato la propria soddisfazione con il Piano d’Azione sull’armonizzazione dei sistemi economici della Serbia e Montenegro. Sono ottimista sul fatto che i firmatari dell’Accordo di Belgrado rispetteranno le loro responsabilità e che contribuiranno alla creazione dell’Unione funzionale che avvicinerà la Serbia ed il Montenegro all’Unione europea".

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