I giornali albanesi in questi giorni hanno scritto molto sulla questione SARS. Molti riferendosi ad un caso del tutto particolare. Si tratta della vicenda che ha coinvolto una coppia mista: marito di origine cinese e moglie albanese. Un matrimonio del tutto insolito, raro anche ai tempi dell’amore ideologico tra i due Paesi negli anni ’70.
Ma l’economia di mercato e l’arrivo in Albania di imprenditori cinesi ha infranto il taboo. L’ingegnere cinese Rufei Chen, 37 anni, ha sposato l’albanese Monda Malko. I due hanno poi avuto una figlia che ora ha due anni. Rufei era arrivato in Albania nel 1995 dove ha lavorato come manager in una fabbrica cinese a Tirana che produceva blue-jeans. Lì conobbe Monda che veniva da Lushnja, cittadina della provincia albanese.
Ma poi la coppia è finita su tutte le prime pagine dei giornali albanesi. "L’enigma del cinese che ha allarmato l’Albania: i parenti dicono che questa cosa e una messa in scena della moglie" (Panorama, 17.05.2003), "SARS, il pretesto per derubare il cinese" (Gazeta Shqiptare, 17.05.2003), "SARS "divorzia" il marito dalla moglie" (Koha Jone, 17.05.2003), "Litiga con il marito e poi lo denuncia per SARS" (Korrieri, 17.05.2003).
La vicenda ha avuto origine quando Rufi Chen è rientrato nei mesi scorsi in Cina per accudire i genitori malati. La moglie però ha subito denunciato il rischio che il marito, rientrando, avrebbe portato la SARS in Albania. Secondo quest’ultima infatti i genitori di Chen sarebbero stati ammalati proprio di polmonite atipica. La giovane moglie non ha certo tentennato tra matriomonio e salvezza della nazione, scegliendo quest’ultima …
E’ una vicenda questa che di "atipico" ha solo la connessione con la polmonite: una ragazza della provincia arriva nella capitale per cercare lavoro e fortuna. Vi trova il suo futuro marito, il quale, grazie al suo lavoro e business, é riuscito a costruire una villa e comprare un negozio. La relazione va in crisi e la moglie trova nella SARS una possibile alleata per impossessarsi delle proprietà di quest’ultimo.
L’ambasciata cinese a Tirana ha smentito che i genitori dell’ingegnere cinese fossero ammalati di SARS anche perché la regione nella quale risiedono non è mai stata colpita dalla malattia. In ogni caso le autorità albanesi dell’aeroporto internazionale di Tirana sono in allerta e preparate a condurre un controllo medico molto accurato per l’ingegnere cinese nel giorno del suo ritorno in Albania.
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