Media in Macedonia: tra privatizzazioni e proteste

Due dei maggiori quotidiani della Macedonia saranno in un futuro non così lontano privatizzati. In lizza sloveni, tedeschi e Rupert Murdoch. Intanto l’ufficio macedone di un’agenzia stampa di Taiwan denuncia discriminazioni da parte dell’Ambasciata greca.

05/08/2002, Redazione -

I media in Macedonia hanno dato molto risalto alla notizia che il Governo sta tentando di vendere l’agenzia di stampa "Nova Makedonija" dalla quale dipendono i famosi quotidiani "Vecer" e "Nova Makedonija" ed altri periodici meno conosciuti.
Le ultime notizie in merito a questa vicenda riguardano l’interessamento all’acquisto da parte della slovena "Jug Services" con sede a Maribor, che si è dichiarata pronta a sborsare una somma di 2,3 milioni di €. "Utrinski Vjesnik" ha commentato la notizia affermando che l’offerta sarebbe incredibilmente bassa considerando che riguarda l’acquisto di due quotidiani storici della Macedonia. Certo è che non bisogna dimenticare i 16 milioni di € di debito accumulati in questi anni da "Nova Makedonja". Ma sono debiti che verranno senza dubbio ripianati dal Governo cadendo in questo modo sulle spalle dei contribuenti" ha ribattuto "Utrinski Vjesnik".
Secondo i media macedoni, il Governo avrebbe intenzione di vendere e privatizzare ad un’azienda "vicina" in modo da garantirsi il controllo, perlomeno indiretto, sui due importanti quotidiani.
I dirigenti della "Jug Services" non hanno commentato queste indiscrezioni affermando che una loro dichiarazione ufficiale verrà fornita ai media solo nel momento in cui tutte le procedure formali di proposta d’acquisto saranno state adempiute.
In questi giorni sono comunque emersi anche ulteriori possibili acquirenti. Tra questi la tedesca WAZ (Westfallen Allgemeine Zeitung) ed il magnate dei media Rupert Murdoch.
Altra vicenda legata ai media quella sulla campagna lanciata contro l’Ambasciata greca in Macedonia da parte di un ufficio locale di un’agenzia stampa di Taiwan. Tutto ha avuto inizio dall’umiliazione e dai maltrattamenti subiti da un cameraman macedone dell’Agenzia in questione che doveva ottenere un visto per seguire un evento in Grecia. Il responsabile dell’Agenzia, Quey Yue Jan, ha allora deciso di lanciare una petizione nella quale si richiede un trattamento più umano per i richiedenti il visto presso l’Ambasciata greca e le scuse ufficiali da parte dei rappresentanti diplomatici greci in Macedonia. La campagna, con il nome suggestivo "Grecia, vergognati!" ha già riscontrato numerose adesioni. In un editoriale di Sasho Cholakovski, pubblicato su "Utrinski Vjesnik" si loda l’iniziativa ma si lamenta contemporaneamente il fatto che "come accaduto altre volte in passato anche questa volta serve che qualcuno arrivi da fuori per mostrarci come ci si deve muovere".

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