"La tortura dopo il 5 ottobre" è il suggestivo titolo di una conferenza tenutasi lo scorso 5 giugno a Belgrado. Organizzata dal "Comitato degli avvocati Jugoslavi a favore dei diritti umani" ha contribuito a mettere in luce come, nonostante la fine del regime di Milosevic, restino molti gli atti di violenza gratuita della polizia nei confronti dei cittadini.
Dagli interventi è emerso anche come molti casi di violenza da parte della polizia accaduti prima del 5 ottobre 2000 non siano ancora stati risolti dalla magistratura. E questo fa credere nella persistenza di connivenze tra magistratura e polizia volte a "coprire" quest’ultima.
Sono inoltre stati fatti numerosi esempi del clima di omertà che regna su questo argomento: chi decide di parlare e denunciare pubblicamente una violenza subita dalla polizia viene quasi sistematicamente accusato dalla stessa di altri reati.
La presidente del "Comitato degli avvocati jugoslavi a favore dei diritti umani", Biljana Kovacevic Vuco, ha sottolineato come si siano verificati anche alcuni casi di tortura che verranno immediatamente sottoposti all’attenzione del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura. Ha anche tenuto a precisare come spesso vi sia una mancanza di informazioni sul fenomeno e quindi spetta allo Stato garantire le precondizioni che possano portare allo sradicamento dello stesso. Per questo motivo Biljana Kovacevic Vuco ha proposto la creazione di "consigli d’inchiesta" volti a far luce e risolvere questi particolari casi di violenza e a ricostruire le condizioni affinchè i cittadini tornino a confidare nella polizia.
Zorka Kovacevic, uno degli avvocati del Comitato, ha annunciato che dal 21 al 27 giugno verrà organizzato un seminario per il network balcanico dell’organizzazione sulla prevenzione della tortura e la riabilitazione delle vittime di quest’ultima. Scopo del seminario quello di favorire l’armonizzazione delle azioni dei vari gruppi e definire modalità per la promozione della formazione e sensibilizzazione tra le fila dei poliziotti (Danas, 06.06.02).