Il fondo per le pensioni di Mostar è vuoto, dice il suo direttore Ivan Bender (BHTV 24.04.2001), e la colpa è tutta della Hercegovacka Banka. Quando si troverà il denaro per riempire il grande buco che si è creato, avremo le condizioni per versare le pensioni.
La storia della banca erzegovese ha cambiato il volto dell’intera regione. Di questa banca non si serviva solo l’intera area della cosiddetta Herceg-Bosna (la zona a maggioranza croata della Bosnia) ma anche molte istituzioni della parte bosniaca di Mostar. Così tutti gli impiegati delle scuole, delle istituzioni culturali e degli ospedali di Mostar est (la parte a maggioranza musulmano-bosniaca) sono rimasti senza stipendio, perché era sempre stata l’Hercegovacka Banka a coordinare il sistema di pagamento nella zona. In ogni caso, la vicenda di questa banca sembra stia giungendo al termine.
Dopo il primo tentativo – fallito – di metterla sotto controllo,
Wolfgang Petrisch ha organizzato un’altra operazione, questa volta riuscita. Nella notte del 17 aprile scorso le unità speciali della polizia militare britannica (SAS) sono entrate nel palazzo
della banca con l’intento di sequestrarne i documenti segreti. Per aprire la cassaforte i militari hanno dovuto utilizzare addirittura della dinamite. L’Hercegovacka Banka, dicono nella sede di Sarajevo dell`Alto Rappresentante della Comunità Internazionale, è stata un ottimo luogo di riciclaggio del denaro sporco (Dani, 20.04.2001).
Ora dunque la vicenda è terminata, e saranno nuove banche a seguire il sistema dei pagamenti in Erzegovina.