Turchia, in viaggio con Strabone
Un viaggio in moto nell’Anatolia orientale sulle tracce del pittore ottocentesco David Roberts e poi un’altro sulle tracce del geografo e storico Strabone. Ne sono nati due libri fotografici che rappresentano un’importante summa dei siti archeologici in Turchia
Prendete un uomo, ufficiale pilota dell’Aeronautica militare, che nella sua vita sarà anche, per un periodo, elicotterista di papa Giovanni Paolo II, e che nel corso di una pausa a Gerusalemme scopre, su alcune stampe, l’opera del pittore scozzese dell’800 David Roberts, noto per i suoi dipinti, bozzetti, disegni che riproducono in particolare gli antichi monumenti del medioriente. Li trova tanto suggestivi – e sparsi in tutte quelle terre – da decidere di imitare il percorso fatto allora da Roberts. E lo farà, partendo da Roma, a bordo di una motocicletta, con la quale si spingerà, percorrendo in poco più di sei mesi, 17 mila chilometri, verso la Turchia, l’Anatolia orientale, per la precisione.
Lì visiterà ben 100 siti archeologici e 20 musei, che saranno tutti immortalati in oltre 15 mila scatti fotografici di straordinaria bellezza. Quest’uomo è Giorgio Stawowczyk, nato in Italia, ad Asti, settantaquattro anni fa da una famiglia di origine polacca, e che ha raccolto parte delle sue fotografie in due volumi: il primo “Un insolito sguardo fotografico sulla Turchia archeologica” e adesso un secondo, intitolato “In viaggio con Strabone in Asia minore”, sostanzialmente sempre la Turchia. Ad arricchire il volume i testi di Carmine Mastroianni, archeologo di professione e docente di Ricerca in archeologia classica a La Sapienza di Roma.
Entrambi i libri, pubblicati dalle Edizioni Efesto, costituiscono forse la migliore, anche per la qualità delle immagini, summa ragionata dei siti archeologici in Turchia. Abbiamo sotto gli occhi le quasi 400 pagine del volume in grande formato relativo ai viaggi di Strabone, un geografo e storico nato ad Amaseia, oggi Amasya, in Turchia, all’epoca della sua nascita nel 64/63 a.C. città della Galazia romana e quindi del Ponto greco. Di Strabone resta solo un libro, “Geografia”, i cui viaggi per tutta l’odierna Turchia sono stati ripercorsi da Stawowczyk e immortalati in questo libro. Il giro è notevole, considerando che sotto lo sguardo dell’autore – e quindi ora anche nostro, seppur in fotografia – appaiono i siti e musei tra i più noti, come Troia ed Efeso o Mileto e Cnido, Olympos o Alicarnasso così come i meno noti. In totale sono ben 32 siti che difficilmente avremo in vita l’opportunità di visitare tutti. E solo per questo merita fare un viaggio almeno con lo Strabone di Giorgio Stawowczyk e la guida illuminante del prof. Carmine Mastroianni. L’introduzione all’intero volume e del prof. Giusto Traina, ordinario di Storia romana alla Sorbone di Parigi, che ci aiuta inquadrando Strabone nel contesto storico della sua vita e opera.