OpenLux: dal Lussemburgo alla Serbia, sulle tracce di imprenditori controversi

Durante l’inchiesta giornalistica OpenLux, a cui ha partecipato anche il portale investigativo serbo KRIK, sono emersi numerosi intrecci tra uomini d’affari, centri di potere in Serbia e persone molto vicine al presidente Vučić

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Stanko Subotić e Nikola Petrović disegnati da Krik (immagine © Krik.rs )

(Originariamente pubblicato da KRIK , il 9 febbraio 2021)

All’inizio del 2019 Nikola Petrović, padrino del presidente serbo Aleksandar Vučić, ha fondato una società in Lussemburgo, usandola poi come paravento per avviare varie attività in Serbia, legate allo sviluppo di tecnologie per l’utilizzo dell’energia solare, all’importazione di farmaci e al trasporto aereo.

Secondo quanto emerso dall’inchiesta giornalistica OpenLux , a cui ha partecipato anche KRIK, Petrović ha acquistato una compagnia aerea da Stanko Subotić, un businessman molto potente che in passato ha intrattenuto rapporti d’affari con esponenti della criminalità organizzata.

Nell’ambito dell’inchiesta OpenLux, i giornalisti del quotidiano francese Le Monde, insieme ai loro colleghi del consorzio di giornalismo investigativo OCCRP e di altre 16 testate, tra cui anche KRIK, hanno analizzato i documenti del registro delle imprese lussemburghese, rivelando l’identità dei titolari effettivi delle società registrate in Lussemburgo, un paradiso fiscale nel cuore d’Europa. I giornalisti di KRIK hanno indagato sugli affari conclusi da alcuni businessmen serbi attraverso le società con sede in Lussemburgo.

Le informazioni venute a galla durante l’inchiesta confermano quanto si sospettava ormai da tempo, cioè che Stanko Subotić è vicino a diversi centri di potere in Serbia e che intrattiene rapporti d’affari con alcune persone dell’entourage del presidente Vučić, tra cui Nikola Petrović, considerato uno dei fedelissimi del presidente e una delle persone più influenti del paese.

Nel 2012, subito dopo l’arrivo di Vučić al potere, Petrović è stato nominato direttore dell’azienda pubblica Elektromreža Srbije (EMS), gestore della rete di trasmissione nazionale. Dopo aver lasciato la direzione dell’EMS, alla fine del 2016, Petrović si è nuovamente dedicato alla sua attività imprenditoriale privata legata alla gestione delle piccole idrocentrali, continuando a vendere allo stato l’energia prodotta a prezzi spropositati. Negli ultimi anni, Petrović e sua moglie hanno acquistato due ville di lusso situate nei quartieri più esclusivi di Belgrado.

Tra i partner d’affari di Stanko Subotić c’era anche il narco-boss Darko Šarić, recentemente condannato a 15 anni di reclusione per contrabbando di un carico di quasi 6 tonnellate di cocaina.

Anche Subotić era finito sotto processo con l’accusa di contrabbando di sigarette. Era stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione, ma la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo Subotić da tutti i capi di imputazione.

Successivamente, la Corte suprema di cassazione ha stabilito che i giudici d’appello che hanno assolto Subotić hanno infranto la legge perché nel corso del processo hanno escluso alcune prove addotte dall’accusa.

Il controverso acquisto di un aereo

Sia Subotić che Petrović sono titolari di società con sede in Lussemburgo.

Nell’ottobre del 2018 Subotić ha trasferito la sede legale di una delle sue più grandi aziende, Emerging Markets Investments, dalla Danimarca in Lussemburgo, prima nella capitale e poi a Leudelange, un comune di circa 2000 abitanti situato nel sud-ovest del paese.

Nel gennaio 2019 anche Nikola Petrović ha fondato una società, denominata Fabergé Advisors, con sede in Lussemburgo. Nonostante l’assetto proprietario di questa azienda sia molto complesso (l’azienda Fabergé Advisors è di proprietà di una società con sede in Gran Bretagna, controllata a sua volta da una società con sede a Cipro), i giornalisti di KRIK hanno trovato alcuni documenti che dimostrano che Petrović è il titolare effettivo di Fabergé Advisors.

La sede dell’azienda di Petrović e quella dell’azienda di Subotić si trovano allo stesso indirizzo a Leudelange, dove si trova anche la sede dell’agenzia di consulenza fiscale Auditex. A questo indirizzo risultano ubicate oltre 400 società.

Oltre ad essere situate allo stesso indirizzo, le aziende di Petrović e Subotić sono dirette dalle stesse persone. Si tratta di due cittadini francesi e un cittadino belga che risultano essere direttori anche di molte altre società con sede in Lussemburgo.

Nell’aprile del 2019 Subotić ha fondato la compagnia aerea AirPosh con sede in Serbia e nel 2020 ha acquistato un Cessna 550 da una società con sede a New York.

Non si sa quanto Subotić abbia pagato questo aereo, ma secondo alcuni siti per la vendita di jet privati, il costo di un Cessna 550 oscilla tra 700mila e 1,3 milioni di euro.

Nell’ottobre 2020, pochi mesi dopo l’acquisto dell’aereo in questione, Subotić ha venduto la sua compagnia aerea a Nikola Petrović per 100mila euro, una cifra di gran lunga inferiore all’effettivo valore della compagnia.

Nonostante abbia cambiato proprietario, la sede della compagnia AirPosh è rimasta allo stesso indirizzo, in un palazzo a Belgrado in cui Subotić possiede diversi appartamenti.

Petrović ha nominato come nuovo direttore di AirPosh Borislav Radić, un pilota che sul suo profilo su Linkedin ha scritto di lavorare anche presso la compagnia aerea AirPink di proprietà del magnate dei media Željko Mitrović. Stando a quanto si legge sul sito di AirPink, questa compagnia ha usato l’aereo Cessna 550 nel periodo in cui era di proprietà di Subotić.

La maggior parte dei voli effettuati dalla compagnia di Petrović è diretta verso Vienna, ma la compagnia opera anche voli verso altre città dell’Unione europea, nonché verso Mosca, Kiev, Bodrum, Beirut, Tel Aviv, Sharm el-Sheikh e Dubai.

Nikola Petrović non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti di KRIK e OCCRP in merito ai suoi rapporti con Stanko Subotić.

Raggiunto telefonicamente da KRIK, Petrović ha affermato: “Non sono una persona pubblica. Non voglio rispondere alle vostre domande. Non chiamatemi più. Vi denuncerò per molestie”.

Successivamente ha inviato una lettera alla redazione di KRIK, precisando: “I fruitori dei servizi offerti dalle mie aziende non sono funzionari pubblici della Repubblica di Serbia. Questi servizi sono troppo costosi per loro. Non rivelerò l’identità dei miei clienti”.

Non abbiamo ricevuto alcuna risposta nemmeno da Stanko Subotić che abbiamo provato a raggiungere attraverso i suoi legali.

In un’intervista rilasciata nel 2018 al settimanale Ekspres, Subotić ha affermato di essere contento di “vedere finalmente ai vertici dello stato persone che hanno messo al primo posto la Serbia”, aggiungendo inoltre che le accuse di contrabbando di sigarette mosse nei suoi confronti sono state fabbricate dal precedente governo serbo e da alcune persone provenienti dalla Croazia.

Nell’ottobre 2007, poco prima di fondare il Partito progressista serbo (SNS), Aleksandar Vučić si era recato al famoso Hotel Ritz a Parigi, in cui quello stesso giorno era presente anche Stanko Subotić. Stando alle parole di alcuni ex colleghi di Vučić del Partito radicale serbo (SRS), in quell’occasione Vučić e Subotić avrebbero parlato della possibilità che quest’ultimo finanziasse il partito di Vučić e avrebbero raggiunto un’intesa al riguardo. Tuttavia, queste affermazioni dei membri dell’SRS non sono mai state corroborate da alcuna prova.

In un’intervista rilasciata a KRIK quattro anni fa, Vučić ha affermato di non avere “assolutamente alcun contatto” con Stanko Subotić, precisando che Subotić non ha mai finanziato l’SNS. Vučić ha confermato che quel giorno si era recato all’Hotel Ritz, affermando però di non aver incontrato Stanko Subotić.

Subotić ha parlato dei suoi rapporti con Darko Šarić in un’intervista rilasciata all’emittente montenegrina In, sostenendo di aver incontrato Šarić solo un paio di volte.

Un uomo d’affari fantasma e l’energia solare

Nikola Petrović preferisce rimanere lontano dai riflettori quando conclude affari in Serbia.

È talmente bravo a nascondere le proprie tracce che nemmeno alcune persone con cui ha concluso diversi affari sapevano che Petrović fosse titolare della società Fabergé Advisors.

Nell’agosto 2019 Petrović ha acquistato, attraverso la sua azienda lussemburghese, il 50% del capitale sociale dell’azienda serba Storenergy, specializzata nello sviluppo di tecnologie per l’utilizzo dell’energia solare. Questa azienda ha ottenuto il brevetto per l’invenzione di un nuovo modello di concentratore solare – un impianto che trasforma i raggi solari in energia elettrica – e ad oggi ne ha costruiti due, uno sul monte Avala e l’altro nei pressi di Kragujevac.

Marko Vuksanović, comproprietario dell’azienda Storenergy, ha detto ai giornalisti di KRIK che non sapeva nemmeno di aver venduto una quota di capitale al padrino del presidente Vučić, precisando di aver negoziato con “alcuni francesi” rappresentanti di un fondo di investimento estero, mentre il contratto di compravendita è stato firmato da Vladimir Krkobabić, in qualità del rappresentante della società Fabergé Advisors. Krkobabić ormai da più di dieci anni è direttore di alcune aziende di proprietà di Stanko Subotić.

Stando al contratto di compravendita, Petrović ha acquistato il 50% del capitale dell’azienda Storenergy per 50mila euro.

Non c’è da stupirsi se Petrović ha mostrato interesse per un’azienda che si occupa di energia solare, considerando che ormai da anni riceve milioni di euro dal bilancio dello stato per l’energia elettrica prodotta da piccole idrocentrali di sua proprietà.

Stando ai dati emersi nell’ambito dell’inchiesta OpenLux, Petrović ha recentemente esteso i suoi affari, dedicandosi anche all’importazione di farmaci.

“Sono un uomo modesto, la politica non è il mio mondo”

Secondo alcuni documenti del ministero della Salute di cui KRIK è venuto in possesso, nel settembre 2020, sempre attraverso la società Fabergé Advisors, Petrović è diventato proprietario di maggioranza dell’azienda Krasius che nel 2019 ha ottenuto l’autorizzazione per l’importazione di medicinali per sperimentazione clinica.

Un mese prima dell’ingresso di Petrović nel capitale di Krasius, l’azienda ha ottenuto anche l’autorizzazione per l’importazione di 960 dosi di CIMAher, un farmaco antineoplastico prodotto a Cuba. Il carico era destinato all’ospedale privato Vesalius a Belgrado.

Stando ai dati dell’Azienda dei servizi medici cubani (SMC), una dose del farmaco CIMAher costa circa 330 euro, quindi il valore della quantità del farmaco importata dall’azienda di Petrović è di poco superiore a 316mila euro.

Petrović ha invece speso decisamente poco per entrare nel capitale dell’azienda Krasius. Ha acquistato il 51% del capitale dell’azienda per soli 51 dinari dall’ex giocatore di pallacanestro Ivan Krasić che in passato aveva giocato per un club francese.

Krasić ha detto ai giornalisti di KRIK che in un primo momento non sapeva di aver venduto a Petrović la sua quota di capitale.

“Non conosco Petrović. Mi hanno contattato alcuni avvocati, chiedendomi se volessi vendere la mia quota. Avevo bisogno di soldi”, ha affermato Krstić, aggiungendo che solo a negoziati conclusi aveva scoperto che Petrović stava dietro all’intero affare.

Krasić non ha voluto precisare quanti soldi ha davvero ricevuto da Petrović.

“È un segreto commerciale”, ha affermato Krasić, aggiungendo: “Non ho nulla a che fare con la politica. Quello non è il mio mondo. Sono pesci troppo grossi. Io sono un uomo modesto, gioco a pallacanestro per divertimento”.

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