Questioni di famiglia
In Bulgaria parte l’ennesimo reality show, "Big Brother Family". Per la prima volta, anche bambini partecipano con i propri genitori. Opinione pubblica e politica si schierano contro, ma nessuna norma vieta espressamente la presenza di minori negli studi televisivi
Dallo scorso 22 marzo la tv "Nova televiziya" ha lanciato il suo nuovo reality "Big Brother Family", che mostrerà per tre mesi al pubblico bulgaro la vita di undici coppie. Lo show è partito però con l’immancabile scia di polemiche, dovute alla presenza nella casa di cinque bambini. I produttori hanno annunciato che il reality vuole cercare la ricetta della felicità familiare, ma cittadini, ong e vari deputati vi hanno scorto solo voglia di guadagni e distruzione delle basi tradizionali della famiglia.
Ben 130 organizzazioni non governative hanno protestato contro lo show. In varie conferenze stampa organizzate in diverse città della Bulgaria, psicologi e operatori sociali hanno elencato i rischi che corrono i piccoli concorrenti. E’ stato creato anche un web-site apposito, dove appaiono slogan come "I bambini non sono cavie!" e "La mente dei bambini non è il terreno per esperimenti televisivi!". Molti bulgari hanno espresso la propria protesta organizzando un gruppo su Facebook, dove si propone un vero e proprio boicottaggio: si invitano gli spettatori a non inviare sms (utilizzati per votare i propri beniamini) e a non comprare dalle compagnie che hanno acquistato gli spazi pubblicitari all’interno del programma.
"Anche se i produttori (s)parlano di scuola per genitori, "Big Brother" è un’operazione interamente commerciale, il cui scopo principale è guadagnare attraverso gli sms e la pubblicità. I bambini sono entrati proprio con lo scopo di far aumentare i margini di guadagno", ha dichiarato Georgi Bogdanov, direttore della Rete Nazionale per i Minori.
Nonostante le pressioni dell’opinione pubblica, non esiste alcuna norma che impedisca la partecipazione di minori allo show. La commissione parlamentare sui media ha analizzato il caso, l’Agenzia statale per la protezione dei minori ha emesso un comunicato, in cui richiama i produttori del programma a rispettare i diritti fondamentali dei minori e della famiglia, il Consiglio per i media elettronici a sua volta ha multato "Nova televiziya", ma solo per aver trasmesso pubblicità della trasmissione in cui comparivano minori.
"Nessuno approva la partecipazione di bambini a ‘Big Brother’, ma al tempo stesso nessuno può impedirla", ha dichiarato la deputata del partito di governo, Gerb, Yoana Kirova. Secondo la Kirova, l’unica cosa che possono fare i deputati è eliminare il vuoto legislativo che ha permesso che tutto questo accadesse.
Secondo i deputati di Gerb è necessaria una modifica della Legge sulla radio e televisione, che vieti la partecipazione ai reality show ai minori di 18 anni.
"Tutte le istituzioni hanno già espresso la propria posizione. Sia l’Agenzia per la protezione dei minori sia il ministero dell’Istruzione hanno detto chiaramente che questo non deve succedere. L’investitore privato, però, putroppo vede nella partecipazione di minori uno strumento per conseguire risultati economici“, ha dichiarato al quotidiano "24 Chasa" Yoana Kirova.
Il suo collega Dian Chervenkondev, sempre di Gerb, va ancora più lontano, chiedendosi quanto sia auspicabile che i bulgari facciano da pionieri in questo genere di trasmissioni. "E’ cosa buona essere innovatori, è bello che alcune cose succedano in Bulgaria per la prima volta. Di certo a un’idea del genere hanno pensato anche in altri paesi. Però, alla fine, bambini non partecipano da nessuna parte. Perché dobbiamo essere i primi, ma in senso negativo?",
La sagra dei clichés
Al quinto giorno di gara, i bambini nella casa di "Big Brother Family" sono rimasti quattro. La famiglia bulgaro-italiana in gara, Kristiana (ex modella erotica) e Massimo Leomani (imprenditore) ha lasciato lo show insieme alla loro bambina. Kristiana è la materializzazione del cliché della donna bulgara in cerca di un marito straniero per poter fuggire dalla miseria del proprio Paese.
Massimo, dopo aver bevuto parecchio, ha fatto una scenata per una questione di denaro, e ha deciso di abbandonare lo show. I conduttori hanno preso la palla al balzo per sommergere gli spettatori di altri ritriti clichés. “Gli uomini italiani sono come quelli bulgari”, hanno commentato i conduttori di Nova Televiziya.
I lettori dei quotidiani e dei forum on-line contestano la pretesa esternata dai produttori che l’“esperimento sociale” di "Big Brother" rappresenti realisticamente la famiglia bulgara. In effetti lo show punta esclusivamente allo share, attraverso molto sesso e luoghi comuni, soprattutto sulle donne.
Già la prima sera la bielorussa Angelina, strip-teaser e attrice di porno-soft ha fatto sesso col marito Radoslav. L’analista Ljuba Kolesic ha ironizzato su questo sesso di sapore stakanovista: esercizio fisico nel nome della necessità di arrivare primi.
Anche Eleonora è nel business dell’eros, come cameriera danzante. Ha confessato di aver sposato il suo David perché lo credeva ricchissimo. Dopo il matrimonio, però, Eleonora ha scoperto che il suo innamorato in realtà aveva chiesto un prestito di 35mila leva (18mila euro circa) per comprarle 16 paia di stivali e vestiti alla moda.
Iva e Tzvetelin sono divorziati, ma nello show recitano la parte della vera famiglia. La seconda donna di Tzvetelin, Vanessa, e rinchiusa col suo ex Svetlin in una stanza separata. Vanessa ha appena 17 anni, ma ha già un bimbo di tre mesi e si vanta di aver avuto rapporti intimi con almeno trenta uomini diversi. Kornelia e Hristo rappresentano la coppia patriarcale: casalinga e pater familias, colui che porta i soldi a casa. I commentatori li paragonano al modello familiare portato alla ribalta negli ultimi mesi dalle popolari soap opera turche, trasmesse su "Nova Televiziya" e "Btv".
Anche Boriana è casalinga, nello show rappresenta il cliché della donna intellettuale cittadina, sposata però con un soggetto piuttosto distante da lei, Boyan, ex bagnino della località di mare di Pomorie. Eli e Veselin, proprietario di un’agenzia di pompe funebri, giocano invece a fare il verso alla famiglia Adams.
L’edizione bulgara di "Big Brother Family" è iniziata solo cinque giorni dopo che il canale francese France 2 ha mandato in onda il documentario “Fino a dove si è spinta la tv?” La prima parte del documentario , dal titolo “Giochi di morte”, ha messo in scena una simulazione di gioco televisivo. Per un milione di euro i partecipanti dovevano dare una scossa elettrica ad un soggetto-vittima. Le finte scariche andavano dai 20 fino ai 460 volt. Solo un concorrente su cinque si è rifiutato di premere l’interruttore, tra cui una donna dell’Europa orientale, che ha dichiarato di essersi tirata indietro perché quanto accadeva le ha ricordato le torture e le vessazioni in voga durante i regimi totalitari comunisti.
La seconda parte del documentario, intitolata “Il tempo dei cervelli ‘à la carte’” fa un’analisi dei reality show come "Big Brother", "Survivor" ecc., e dei meccanismi con cui questi creano introiti e guadagni. In Bulgaria sarebbe molto salutare che quest’analisi giungesse allo spettatore di massa. Accadrà mai?