Albania svenduta al peggior offerente

Il governo albanese sta vendendo terreni pubblici di prestigio sulla costa albanese e nella capitale a prezzi molto inferiori a quelli di mercato: perché?

02/09/2022, Blerina Gjoka -

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Costa albanese nei pessi di Saranda © lukaszimilena/Shutterstock

(Originariamente pubblicato da BIRN , il 18 agosto 2022)

Ci sono ville nel resort "Green Coast" sulla costa ionica meridionale dell’Albania che costano d’affitto 300 euro al giorno. Acquistarne una ne costa un milione di euro, mentre un terreno edificabile nella stessa zona, con vista mare, può avere prezzi che superano i 350 euro al metro quadrato.

Eppure, a luglio il governo albanese ha venduto 8.774 metri quadrati di terreno al resort Green Coast sh.p.k., per soli 2.135 lek al mq, ovvero 18,2 euro: un totale di circa 160.000 euro per un pregevole tratto di costa destinato alla costruzione di un hotel.

E questa non è la prima volta che un terreno pubblico di prim’ordine, in zone redditizie della costa o della capitale Tirana viene venduto a investitori privati a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato.

Questo non è illegale, dicono gli esperti, ma rivela l’intima subordinazione del governo alle grandi aziende.

"E’ l’ennesimo caso in cui il governo vende ad un unico investitore senza che vi sia concorrenza e dimostra la cattura dello stato da parte degli oligarchi e dei clienti del governo", afferma Zef Preci, direttore del Center for Economic Research, un think tank con sede a Tirana. “È un indicatore del rapporto molto pericoloso, dannoso e incostituzionale che c’è tra di loro”.

Il governo del premier Edi Rama non ha risposto ad una richiesta di commento.

Green Coast ha affermato che il terreno in questione è stato acquistato in conformità con la legge e la metodologia del governo per determinarne il prezzo.

"Il terreno in questione sarà utilizzato per la costruzione di un hotel a cinque stelle e il prezzo è conforme alla metodologia in uso nella Repubblica d’Albania", ha dichiarato il resort a BIRN in una risposta scritta.

“Non abbiamo chiesto di avere il terreno gratuitamente o per 1 euro, nonostante lo statuto emanato in attuazione dell’articolo 29 della legge nr. 93/2015 sul Turismo, e/o lo statuto della legge sugli Investimenti Strategici lo consentano”.

Applicare la formula della restituzione alla privatizzazione

Green Coast fa parte dell’azienda Balfin, che è di proprietà di Samir Mane ed è uno dei più grandi conglomerati aziendali in Albania e nella regione. Ritenuto la persona più ricca in Albania, Mane è spesso definito un "oligarca" per l’influenza che i suoi critici dicono eserciti sulle decisioni del governo.

Per la vendita di terreni del mese scorso, il governo ha utilizzato una formula concepita per la prima volta nel 2014 per calcolare il rimborso per le terre confiscate dalle autorità comuniste che hanno governato l’Albania per 45 anni dopo la Seconda guerra mondiale.

La formula è stata concepita in modo tale da offrire a coloro a cui sono state confiscate le proprietà un compenso, ma non tanto da mettere a dura prova le casse statali, lasciando infatti molti amaramente delusi.

A maggio 2020, la Corte europea dei diritti umani ha riconosciuto l’opportunità di bilanciare la necessità di fornire un risarcimento con i limiti di bilancio dello Stato, ma ha ordinato al governo di utilizzare prezzi realistici.

La formula non è mai stata destinata alla vendita di beni pubblici.

Mancanza di trasparenza

L’anno scorso, a novembre, il governo di Rama ha venduto 2.137 mq di terreno confinante con il parco principale di Tirana alla società Building Construction al prezzo di 66.900 lek, ovvero 560 euro al metro quadrato per la costruzione di un condominio privato.

Anche in questo caso, il prezzo applicato si riferiva ad una mappa del 2014 utilizzata dalle autorità per suddividere la contea in zone. La posizione, tuttavia, è una delle più costose di Tirana.

All’inizio dello stesso anno, il governo ha chiesto meno di 1.000 lek, circa 8 euro al mq, per 55.000 mq di terreno pubblico nel villaggio di Hamallaj sulla costa adriatica, acquistato da Sviluppo Mare 1 e S&D INVEST con l’intenzione di costruire un resort detto Lalzi Marina.

Secondo Arber Brahaj dell’Associazione nazionale degli intermediari immobiliari, NAREA, il tasso di mercato per i terreni nell’area oscilla tra i 20 e i 100 euro al mq.

BIRN ha inviato un’e-mail a Building Construction, Sviluppo Mare 1 e S&D INVEST, ma non ha ricevuto risposta.

Brahaj ha affermato che il governo dovrebbe determinare tariffe più consone al mercato per le sue transazioni immobiliari e per la vendita di terreni pubblici. "In generale, è sbagliato utilizzare questi prezzi di riferimento perché il governo non ha il potere di imporre prezzi sul mercato e questo sta creando un conflitto di interessi", ha dichiarato a BIRN.

Zef Preci, del Center for Economic Research, ha affermato che l’attuale pratica del governo lascia spazio all’abuso di potere e alla corruzione. “La mancanza di trasparenza nell’attuazione della legge sugli investimenti strategici e l’abuso dell’autorità statale, in particolare attraverso decisioni prese collegialmente, fanno sospettare che il potere statale venga utilizzato in modo improprio a spese dell’interesse pubblico per motivi corruttivi", ha affermato.

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