Tra i militari bosniaci smobilitati: ogni giorno un suicidio

In Bosnia Erzegovina si lavora ad una nuova legge sugli invalidi di guerra. Ed intanto continuano i tragici suicidi dei reduci.

05/12/2001, Redazione -

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Durante la guerra

Ogni giorno in Bosnia Erzegovina si contano uno o due suicidi commessi da soldati smobilitati. E’ una tragica storia iniziata all’indomani della ghuerra e mai più finita. Gli ex militari in questi anni hanno incontrato enormi difficoltà ad inserirsi nuovamente in una vita "normale". "Sono rimasti soli, spesso senza lavoro e con pochi soldi, ed allora molti di loro scelgono la morte" afferma Nijaz Hodzic, presidente dell’Unione Smobilitati del Cantone di Tuzla. "Al nuovo governo non chiediamo carità ma un adeguato posto nella società" aggiunge Hodzic.
Nell’ultimo periodo c’è fermento tra gli ex-combattenti in merito alla nuova proposta di legge sugli invalidi di guerra proposta dal ministro Suada Hadzovic. Si contesta ad esempio l’eliminazione dal disegno di legge della parola "shehid" (musulmano morto per il popolo).
Ma la nuova legge in fase di preparazione dovrebbe portare altri cambiamenti, forse più rilevanti. A partire da una correzione ed omogeneizzazione dei compensi e delle pensioni ricevute da invalidi e reduci.
Fino ad ora infatti gli invalidi di guerra che hanno combattuto per l’HVO (esercito croato)hanno ricevuto pensioni molto più alte di quelle dei soldati che hanno combattuto per l’Armija bosniaca. Ivan Pekic, presidente dell’Unione delle Famiglie dei Caduti Croati conferma che i compensi vanno dai 675 ai 3.157 KM (1 KM vale circa 1000 lire). I soldati bosniaci, secondo informazioni date dallo stesso ministro Hadzovic, ricevono pensioni che vanno dai 50 ai 1342 KM (Oslobodjenje,25.11.2001).

Vedi anche:

Oslobodjenje

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