Serbia: maltrattamenti ed abusi della polizia solo nel passato?

A Nis, sud della Serbia, in un incontro pubblico si fa il punto sul rapporto tra cittadinanza e polizia. Che a fatica cercano di trasformarsi da "forze punitive e repressive" a "servizio garantito al cittadino".

04/03/2002, Redazione -

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Nuove macchine per la polizia di Novi Sad, B92

Continuano a Nis, sud della Serbia, i dibattiti pubblici sul rapporto tra cittadini e forze dell’ordine. All’ultimo incontro, tenutosi giovedì scorso, è intervenuta Tanja Pavlovic-Krizanic del "Fondazione per il diritto umanitario". Quest’ultima ha affermato che la situazione in merito ad abusi perpetrati dalle forze di polizia "è notevolmente migliorata dopo l’ottobre del 2000 (caduta di Milosevic) ma vi sono ancora problemi rilevanti, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra polizia e appartenenti alle minoranze".
"Sino all’ottobre del 2000 alla polizia era concesso detenere, senza un’autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria, una persona per tre giorni consecutivi. Ora il limite di tempo massimo è stato diminuito a 24 ore" ha fatto notare Tanja Pavlovic-Krizanic ma secondo lei "si continuano a registrare casi di maltrattamenti, soprattutto nei confronti di Rom ed altre minoranze, di tossicodipendenti, omosessuali ed in generale di appartenenti a gruppi "emarginati" ed il problema è anche che "pochi di loro dopo essere stati arrestati e percossi hanno il coraggio di denunciare l’accaduto".
"Anche quando ci contattano e noi forniamo le indicazioni ed il supporto necessario per denunciare i maltrattamenti molto raramente si finisce davanti ad un giudice. E quando all’aula di tribunale ci si arriva spesso il processo dura per anni e ci si scontra con un atteggiamento delle forze di polizia tutt’altro che aperto alla collaborazione".
A Nis in ogni caso la polizia è cambiata molto rapidamente negli ultimi mesi e sembra sempre più muoversi nella direzione di concepirsi come servizio fornito al cittadino piuttosto che forza di repressione. Il vice capo della polizia di Nis, Dejan Brankovic, ha affermato che passi in questa direzione sono già stati fatti: "negli ultimi mesi le incriminazioni contro ex-funzionari di polizia sono state 14. Tre poliziotti sono stati licenziati ed è stata creato un numero verde per eventuali denunce dei cittadini nei confronti della polizia".
Alcuni rappresentanti di OTPOR hanno confermato che, a loro avviso, la situazione a Nis è molto migliore rispetto ad altre municipalità della Serbia, inclusa Belgrado.

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