Serbia: vita dura per gli assenteisti in Parlamento
La presidenza della coalizione DOS annuncia che 50 tra i propri deputati assenteisti verranno sostituiti. Se lo farete con i nostri deputati usciremo dal Parlamento, rispondono dal partito di Kostunica. La crisi all’interno di DOS s’acuisce.
La coalizione DOS ha deciso, in seguito ad una riunione svoltasi nei giorni scorsi, di sostituire i propri 50 deputati più assenteisti. Lo ha reso noto Goran Svilanovic, ministro degli esteri e a capo della Alleanza Civica per la Serbia (GSS). "I 50 deputati della Dos che sono stati più assenti dal Parlamento (da inizio 2002) saranno sostituiti da altri 50 deputati della coalizione che si trovano sulla lista elettorale", ha chiarito quest’ultimo.
La decisione della presidenza della Dos – di cui non sono per ora chiari tempi e modi di applicazione – interviene dopo che per diverse volte il Parlamento serbo non ha raggiunto il quorum necessario per esaminare leggi di riforma (Politika, 26.05.02).
Alla riunione non hanno partecipato i membri del Partito Democratico Serbo (DSS) di Kostunica che fin dal mese di marzo si sono ritirati dalla riunione dei capigruppo della coalizione DOS in seguito a divergenze che non si sono affatto colmate. Dei 50 deputati ritenuti assenteisti 23 sono proprio del partito di Kostunica che non ha affatto reagito bene all’annuncio di Svilanovic. Il vice-presidente del partito Dragan Marsicanin ha affermato che "se si arriverà alla decisione di sostituire i nostri 23 deputati lasceremo il Parlamento costituendo un governo ombra". Prima dell’incontro lo stesso Kostunica aveva inviato ai membri della presidenza della Dos una lettera per chieder loro di "risolvere la crisi parlamentare con un accordo tra i gruppi parlamentari e di non sminuire i diritti dei deputati" (ANSA-AFP-REUTERS).
La decisione della Dos e’ l’ultimo episodio di una serie di contrasti che da oltre un anno lacerano la coalizione. Il Dss si considera tuttora parte della Dos ma ne boicotta i lavori e ha ritirato i suoi ministri dal governo del premier Djindjic (del Partito democratico, Ds), che accusa di corruzione. Le ripetute assenze di parecchi deputati – hanno detto ieri i principali leader della Dos – hanno impedito al Parlamento di votare importanti leggi di riforma.
In questa direzione anche le critiche mosse da Zoran Zivkovic, vice-presidente del Partito Democratico che ha affermato che la posizione del DSS è ambigua, da una parte partecipa alle attività del governo (ha espresso ad esempio molti direttori di aziende pubbliche) ma poi cerca di raccogliere consensi nell’opinione pubblica giocando come outsider e criticando il governo stesso (Politika, 24.05.02).