Sulle note della NATO
In Bulgaria organizzato un concerto per promuovere l’entrata della Bulgaria nella NATO. Presenti tutti i ministri dell’attuale Governo. Il quotidiano Monitor denuncia: si costruisce un luna park su di una situazione sociale disastrosa.
Due reti televisive nazionali, la televisione nazionale bulgara e bTV, e due radio nazionali, la radio nazionale e Darik radio, hanno promosso lo scorso 27 settembre un concerto dal titolo "Bulgaria – for". A favore di cosa? A favore dell’entrata della Bulgaria nella NATO. E fa un certo effetto considerando che spesso i concerti vengono organizzati per protestare contro questi organismi internazionali. In questo la Bulgaria sta senza dubbio andando controcorrente.
Entusiasta dei risultati raggiunti dal concerto il Ministro degli esteri Solomon Passy, ex Presidente della sezione bulgara del Club atlantico, che ha dichiarato che "…nemmeno i primi passi dell’uomo sulla luna sono stati seguiti in Bulgaria con così tanta attenzione". Chissà cosa avrebbe dichiarato Passy se al concerto nella capitale bulgara fosse venuto Michel Jackson in persona ed avesse eseguito il suo celebre "Moon walk"…
Presenti gruppi bulgari anche molto eterogenei tra loro: folk, rap, pop. Non mancava qualche ospite straniero tra i quali i "Mod Plagal" dalla Grecia, i "Cukarlja" dalla Romania e la cantante jazz Yalduz Ibrahimova, della minoranza bulgara in Turchia. Nel parterre tutti i politici che contano della maggioranza, quasi a voler dimostrare come, in Bulgaria, per quanto riguarda l’entrata nella NATO, vi sia una sorta di consensus nazionale.
Consensus che secondo il quotidiano Monitor, unico a prendere questa posizione nel panorama della stampa bulgara, invece non vi sarebbe. "Solo il 54% dei bulgari è a favore dell’entrata nella NATO. Per evidenziare la verità in merito alla NATO occorre un referendum che però il Governo non accetta di fare" si afferma dalle pagine del quotidiano sottolineando poi che questo tipo di eventi sembra solo dare l’illusione di un immenso luna park che si regge però su di una situazione sociale del tutto instabile. "Secondo le ultime ricerche sociologiche i bulgari non hanno mai vissuto così male dal 1943" riporta sempre Monitor.
Intanto lo scorso 24 settembre Bulgaria, Jugoslavia e Romania hanno ribadito in una dichiarazione congiunta a Sofia il loro interesse a entrare prima possibile nella Nato e nell’Unione europea. ”L’ampliamento dell’ Unione Europea e della Nato rafforzerà il ruolo dei tre Stati quale fattore decisivo per la stabilità e la sicurezza regionale e globale”, hanno affermato in una dichiarazione comune i ministri degli Esteri dei tre paesi -Solomon Passy, Goran Svilanovic e Mircea Geoana- alla fine di un incontro tenutosi a Vidin, in Bulgaria.
Bulgaria e Romania, aspiranti membri all’Unione Europea e alla Nato, hanno deciso di sostenere la Jugoslavia nei suoi sforzi per firmare un patto di stabilizzazione e di associazione ed entrare nel programma della Nato "Partenariato per la pace". I tre ministri degli Esteri hanno inoltre deciso di proporre ai propri governi un vasto programma di collaborazione transfrontaliera.