Bulgaria: una ricerca sulle scuole di sostegno
Un’indagine critica del Comitato di Helsinki bulgaro condotta sulle scuole di sostegno, istituzioni obsolete e inadeguate, che ospitano bambini con ritardi mentali. La ricerca appena pubblicata, solleva l’esigenza di nuove regole per questi bambini.
L’Helsinki Committee della Bulgaria (BHC) ha presentato il 24 gennaio una pubblicazione dal titolo "Le scuole di sostegno in Bulgaria". Questo tipo di scuole sono specializzate nell’educazione dei bambini con lievi forme di ritardo mentale. Il libro presenta una ricerca condotta dal BHC sullo status delle istituzioni bulgare dedicate ai bambini, comprendente un periodo che va dal 1999 al 2002. La ricerca è incentrata sul monitoraggio di 74 scuole di sostegno in Bulgaria, che sono sotto la guida e il sostegno del Ministero per la scienza e l’educazione. Il 50% di queste scuole sono collegi, e assomigliano a case per l’accoglienza e l’educazione dei bambini privati delle cure parentali. Secondo i dati del BHC, su 10.000 bambini che sono stati educati in queste scuole durante i periodi 2001-2002 e 2002-2003, almeno il 51% sono Rom.
I materiali usati dalle scuole di sostegno sono antiquati, rovinati e non sono adatti all’educazione dei bambini con particolari esigenze educative.
Esiste un sussidio statale per l’alimentazione – da 0,24 stotinki fino a 0,80 stotinki (pari a 0,12 fino a 0,41 centesimi di euro ) al giorno per persona. I bambini mangiano la carne almeno due volte alla settimana, ma ci sono scuole in cui i bambini mangiano carne due volte all’anno, per esempio a Muglizh e Biala Slatina. Non mangiano nemmeno frutta e verdura fresca.
Alcuni bambini lamentano trattamenti umilianti da parte dello staff scolastico. Alcuni insegnanti danno la loro opinione a riguardo dicendo che i bambini delle scuole di sostegno sono come marchiati dalla società e risultano socialmente isolati.
Le scuole di sostegno hanno funzionato per 40-50 anni, lontano dall’attenzione della società e dalle cure dello Stato. Ora necessitano di riforme radicali, non solo per quanto riguarda i servizi legati alla salute, ma anche per quanto concerne un ammodernamento degli strumenti e dei materiali impiegati. La Bulgaria necessita di un meccanismo per l’integrazione e l’educazione di questi bambini nelle scuole ordinarie con l’assistenza dello Stato, conclude il rapporto del BHC.
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