Da Vienna e Parigi un monito a Bulgaria e Romania
‘Basta esportare la vostra criminalità’. Il monito arriva dal Ministro degli interni austriaco. Si minaccia un sistema più rigido di visti. Dalla Spagna invece un segnale in controtendenza: perché non inserire i Balcani nella lista ‘bianca’ di Schengen?
"La Bulgaria e la Romania non riceveranno un biglietto d’entrata nell’UE se prima non metteranno un guinzaglio alle loro gang criminali a Vienna" ha affermato in un’intervista il Ministro degli interni austriaco Ernst Strasser al quotidiano austriaco Kurrier. L’intervista è stata immediatamente ripresa dai media bulgari che hanno messo in rilievo come da Vienna sia arrivato un aut aut alla Bulgaria sui visti. "Minaccia al nuovo regime Schengen", scrive Monitor sulla propria copertina, che ricorda come anche dalla Francia sia arrivata la minaccia di reintrodurre il visto per bloccare "l’esportazione" di attività criminali. Il quotidiano Standard cita il portavoce del Ministero degli esteri bulgaro Lyubomir Todorov. "Si, è vero, Parigi e Vienna potrebbero reintrodurre il sistema di visti vigente precedentemente. E lo farebbero in base a norme presenti nei trattati di Schengen", ha affermato quest’ultimo.
Sono stati circa 700, negli ultimi due anni, i cittadini bulgari estradati dall’Austria per aver violato le leggi austriache. Lo ha ricordato il Segretario generale del Ministero degli interni Boiko Borissov. Altre migliaia di cittadini bulgari sono stati estradati da altri membri dell’UE. Per questi sarà più difficile entrare nell’UE dato che una legge bulgara sui documenti di identità prevede che a chiunque si sia reso colpevole di violazioni di leggi vigenti nei Paesi UE venga ritirato per due anni il passaporto.
Rassicurazioni arrivano invece da Daniel Weber, rappresentante della polizia austriaca presso l’Ambasciata austriaca di Bucarest. "L’Austria non reintrodurrà misure più severe per l’ottenimento dei visti" ha dichiarato quest’ultimo al quotidiano bulgaro "24 Chassa". Posizione simile è stata presa da Carl Deam, Ambasciatore austriaco a Sofia che, insieme al ministro degli interni bulgaro Petkanov ha annunciato la prossima firma di un accordo sui flussi migratori tra Bulgaria ed Austria.
I media bulgari hanno inoltre citato articoli comparsi sullo svizzero "Tourgauer Zeitung" e sul magazine tedesco "Stern" nei quali ci si chiede come mai Bulgaria e Romania vengano preferite alla Turchia nei processi di allargamento e si nota come la Bulgaria, nonostante ora sia al fianco egli USA nella lotta al t[]ismo, in passato abbia venduto grandi quantità di armamenti all’Iraq di Saddam Hussein.
Intanto dalla Spagna, sempre in merito al sistema dei visti Schengen arriva un’apertura nei confronti del sud est Europa. Lo ha reso noto l’assistente del Ministro degli esteri della Serbia Svilanovic che, dopo aver discusso la questione dei visti a Madrid con rappresentanti del Ministero degli esteri, ha affermato che questi ultimi si sarebbero dichiarati pronti a sostenere la Serbia Montenegro nell’attuazione di tutte le misure necessarie per entrare nella cosiddetta "lista bianca" di Schengen.
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